L’Aquila. “L’ennesima stangata e’ servita a danno degli utenti delle autostrade da e per Roma, ma adesso la Regione deve intervenire perche’ e’ forte il rischio che l’intero sistema economico regionale perda competitivita’”. Cosi’ il presidente della Fita-Cna Abruzzo, Gianluca Carota, bolla il rincaro del 1,62% che, a partire da ieri, devono sopportare automobilisti e camionisti che percorrono le autostrade A24 e A25 gestite dalla Strada dei Parchi SpA in direzione della Capitale. Si tratta di un aumento piu’ che doppio rispetto a quello accordato dal governo mediamente per le altre autostrade che e’ stato dello 0.77% e che e’ ormai diventato l’appuntamento fisso di ogni Capodanno. “E’ bene ricordare, come abbiamo fatto piu’ volte in questi anni – dice Carota – che la tariffa applicata su A24 e A25 e’ molto alta, e tra le piu’ care di Italia e i pedaggi della stessa autostrada hanno avuto negli ultimi 6 anni, aumenti – del 4,78% nel 2010; dell’8,14% nel 2011; dell’8,06% nel 2012; dell’8,28% nel 2014 e del 3,45% nel 2015. Si tratta, naturalmente, di aumenti autorizzati dal governo ma questo non toglie che, a fronte di una situazione di deflazione e di una crisi molto forte che continua a pesare soprattutto sulla micro impresa, questi aumenti abbiano inciso e continuano ad incidere in maniera molto negativa sulla competitivita’ del sistema delle imprese della nostra regione. A questo si aggiunga che non sempre e’ possibile ribaltare questi aumenti sulla committenza e quindi gli autotrasportatori abruzzesi si trovano a subire un doppio danno”. Da qui l’appello alla Giunta regionale e al presidente Luciano D’Alfonso perche’ intervengano rapidamente e con decisione sul governo con cui va fatto un accordo pluriennale che blocchi gli aumenti per un certo numero di anni in modo da dare certezze a imprese e cittadini ed eviti questo teatrino – dice il sindacato di categoria – che si ripete ogni fine anno, da troppi anni.
“Alla regione – aggiunge Carota – chiediamo inoltre di abbassare il costo del ‘bollo auto’ che e’ tra i piu’ alti d’Italia e che non trova piu’ giustificazione visto che siamo usciti dal commissariamento della sanita’. Infine due parole sui servizi: il meteo annuncia nevicate nei prossimi giorni sull’interno dell’Abruzzo e speriamo che questa volta il piano neve funzioni in modo da non doverci trovare di fronte al solito spettacolo di centinaia di autotreni bloccati fuori ai caselli; allo stesso modo continuiamo a sottolineare la storica mancanza di un’area di sosta e rifornimento tra Chieti Scalo e Magliano dei Marsi su un percorso di 100 Km, forse l’unico caso esistente sulle autostrade italiane”.