 L’Aquila. Il gruppo consiliare del M5S in Regione Abruzzo esprime solidarietà al capogruppo Sara Marcozzi per gli attacchi sessisti ricevuti dal capogruppo di Fratelli d’Italia Guerino Testa. Come raccontato da AbruzzoLive, il capogruppo regionale del partito di Giorgia Meloni, in un comunicato, ha “fortemente raccomandato alla Marcozzi di godersi quanto di più bello e importante nella vita: l’arrivo del bebè che le consentirà di tornare più carica e con nuova linfa politica. Sarà la benvenuta”.
L’Aquila. Il gruppo consiliare del M5S in Regione Abruzzo esprime solidarietà al capogruppo Sara Marcozzi per gli attacchi sessisti ricevuti dal capogruppo di Fratelli d’Italia Guerino Testa. Come raccontato da AbruzzoLive, il capogruppo regionale del partito di Giorgia Meloni, in un comunicato, ha “fortemente raccomandato alla Marcozzi di godersi quanto di più bello e importante nella vita: l’arrivo del bebè che le consentirà di tornare più carica e con nuova linfa politica. Sarà la benvenuta”.“Vogliamo esprimere solidarietà alla consigliera Sara Marcozzi per le prese di posizione pesanti nei suoi confronti da parte del consigliere Guerino Testa”, precisano i consiglieri regionali del Pd, “l’ultima, in cui le consiglia di pensare alla sua imminente maternità, è fra le più inaccettabili rispetto a quelle lette finora. Risulta particolarmente sgradevole perché offensiva verso le donne e lontana anni luce da una visione del lavoro e della vita in relazione alla maternità: parole semplicemente vergognose”, asseriscono il capogruppo Silvio Paolucci e consiglieri Dino Pepe, Antonio Blasioli e Pierpaolo Pietrucci, “è sempre triste quando un uomo tenta di “zittire” una donna dicendole cosa dovrebbe fare, o a cosa dovrebbe applicarsi, ogni volta che non ha argomenti o non riesce a motivare altrimenti la propria posizione politica”.
“Supporteremo la richiesta di intervento della Commissione pari opportunità sul caso, perché riteniamo tale accanimento immotivato e perché consideriamo la politica uno strumento a favore dei diritti di tutti, non una ribalta da cui lanciare insulti o inviti sessisti che non appartengono a questi tempi e che, speriamo, nemmeno alla visione politica di chi li ha lanciati. Chieda scusa Testa”, concludono, “anche a nome del gruppo di cui fa parte e per il futuro tenga il confronto in ambito politico e su toni accettabili”.
 
			 
			

