
“Nonostante le proroghe dei contratti legati all’emergenza Covid, sino a giugno 2022, le nuove assunzioni in atto e le diverse stabilizzazioni legate alla L. 124/2015 (Madia), ci si chiede, come ad oggi, nonostante i minori ricoveri in terapia intensiva Covid rispetto allo scorso anno, ci troviamo ad affrontare ancora questa carenza cronica di personale, e quindi chiediamo chiarimenti sui criteri di assegnazione di tale personale, spesso avvantaggiando alcune UU.OO. a discapito di altre. Certi che tali soluzioni debbano essere condivise dalla Azienda Asl e dalle parti sociali, la CISL FP si dichiara sin da oggi disponibile con al Direzione della ASL 3 ad un confronto su tali tematiche volte alla valorizzazione delle risorse umane e alla qualità dell’assistenza. Le quattro ASL abruzzesi, in questi anni, al fine di fronteggiare la carenza di personale hanno fatto ricorso solo al lavoro flessibile in tutte le sue modalità, e così facendo hanno reso instabili le condizioni di vita di lavoratrici e lavoratori che, nonostante tutto, si sono adoperati con spirito di abnegazione per fornire servizi essenziali alla collettività. Quindi, secondo la CISL FP, non è più rinviabile una seria programmazione del fabbisogno di personale nella sanità in Abruzzo e a tal proposito, va evidenziato all’Assessore Regionale Verì che il tavolo regionale permanente alla salute, è ancora in attesa di essere riconvocato al fine di avviare un serio confronto tra Istituzioni, Aziende e OO.SS che stenta da mesi a partire”.
“Riteniamo che solo attraverso il confronto, basato sul reciproco rispetto dei ruoli ed una visione prettamente programmatoria, possiamo finalmente valorizzare i servizi territoriali e al contempo restituire dignità alle tante lavoratrici e ai tanti lavoratori della Sanità in Abruzzo”, conclude il Segretario Generale Mennucci.