L’Aquila. Il vice presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari replica alle dichiarazioni del presidente della Giunta Marco Marsilio in merito alle nomine per l’Aric, l’Agenzia regionale informatica e committenza. “E’ giusto ristabilire la verità”, afferma il consigliere regionale del M5s, “perché non sono certo io ad aver preso una cantonata. Prima dell’intervento di Marsilio e della giunta di centrodestra, infatti, l’Aric aveva la figura di un dirigente regionale a ricoprire il ruolo vacante del direttore dell’agenzia, a costo zero e così, ritengo, sarebbe dovuto rimanere”.
“A oggi però”, precisa il vice presidente del Consiglio regionale in quota 5 stelle, “le cose sono cambiate completamente a seguito di due delibere di giunta a dir poco confusionarie. Con la prima è stata introdotta la figura del commissario, in casi di assenza e impedimento del direttore generale, con un’indennità pari al 50% di quanto percepito dal direttore generale e poi, con una seconda delibera, sono stati istituiti 2 sub commissari che andranno a percepire un indennizzo pari al 40% rispetto a quello del direttore generale”.
“Vorrei ricordare a Marsilio, smentito dai fatti, che prima di lui queste figure non esistevano e quindi la Regione non sosteneva ulteriori costi. Tra l’altro”, sottolinea Pettinari, “precedentemente le funzioni del direttore generale dell’Aric venivano svolte da un dirigente regionale senza ulteriori aggravi né per l’amministrazione regionale né tantomeno per l’agenzia stessa”.
“È evidente che Marsilio e la sua giunta abbiano introdotti ulteriori costi. Infine”, conclude il consigliere pentastellato, “vorrei invitare il presidente a occuparsi meno di poltrone e nomine concentrandosi maggiormente sull’attività dell’Aric che per il sistema regionale dovrebbe ricoprire un ruolo prioritario e strategico, in quanto centrale unica di committenza oltre che agenzia per l’informatica. Stiamo parlando di una struttura che oggi funziona al 5% rispetto a quanto potrebbe e dovrebbe fare”.