L’Aquila. “E’ completamente fuorviante insinuare che il direttore dell’Azienda regionale per le attività produttive (Arap) sia stato scelto grazie alla sua conoscenza della lingua portoghese. Sono stati ben altri i criteri che hanno portato alla sua individuazione: la lunga esperienza maturata in grandi gruppi imprenditoriali e l’aver prestato servizio nella Pubblica amministrazione”. E’ quanto replica il commissario dell’Arap, Giampiero Leombroni, alla nota odierna con cui il Presidente della Commissione di vigilanza Mauro Febbo preannuncia un’interrogazione consiliare sul tema. Leombroni ricostruisce con precisione gli avvenimenti: “Sono arrivate circa 50 domande per quella posizione; c’è stata una prima selezione che ha ridotto il numero a venti, poi ne sono stati scelti cinque. Poiché i cinque candidati avevano inserito nel curriculum la conoscenza della lingua inglese e uno solo quella della lingua portoghese, mi è sembrato giusto far intervenire due esperti madrelingua – uno inglese, l’altro brasiliano – che certificassero l’effettiva competenza nelle lingue straniere citate. Ma non è stato certo questo il punto dirimente della questione: la commissione si è trovata nettamente d’accordo sul nome prescelto poiché presentava una lunga esperienza maturata in grandi gruppi imprenditoriali e aveva prestato servizio nella Pubblica amministrazione”. Il commissario ricorda anche che “dei cinque candidati finali si sono presentati solo in quattro: due avevano esperienza nel settore farmaceutico e quindi non erano adatti, il terzo aveva un curriculum di buon livello ma il vincitore è stato preferito dalla commissione – nella quale figurava anche il direttore di Confindustria Pescara – per le sue competenze specifiche. Dunque è privo di qualsiasi fondamento sostenere che il direttore dell’Arap sia stato scelto per la sua conoscenza del portoghese”.