Chieti. “A fronte degli aumenti Tari che oscilleranno tra il 10% e il 17%, desidero rimarcare il fatto che Chieti, rispetto ad altre città, proprio grazie al 62% di raccolta differenziata vedrà solo un lieve aumento sulla bollettazione, imputabile all’aggiornamento dei costi di gestione del nuovo appalto, entrato in vigore a dicembre 2018, rispetto al precedente appalto del 2010”. È quanto fa sapere l’assessore alla Gestione del Servizio Rifiuti Urbani, Alessandro Bevilacqua, a margine
dell’approvazione, in Consiglio Comunale, del piano Tari.
“A fronte degli aggiornamenti dei costi e della stessa inflazione”, prosegue l’assessore, “tanti saranno i nuovi servizi, introdotti con il nuovo appalto, a beneficio della comunità, in particolare, oltre alla tradizionale attività di raccolta, trasporto ad impianti di smaltimento/recupero dei rsu”.
“Avremo l’incremento del servizio di spazzamento e pulizia delle strade”, spiega Bevilacqua, “maggiore frequenza del lavaggio delle strade, gestione e manutenzione del verde urbano delle aree attrezzate e dei parchi, la realizzazione e gestione di circa 60 isole ecologiche, l’integrazione del personale zonista atto allo spazzamento manuale per il miglioramento qualitativo della pulizia delle strade e l’aumento delle frequenze di raccolta della frazione differenziabile”.
“E poi ancora sorveglianza del territorio”, precisa l’assessore, “nei punti critici in cui spesso vengono abbandonati rifiuti pericolosi, grazie all’utilizzo di droni e telecamere, la gestione, oltre al centro raccolta, anche del realizzando “Centro di Riuso”; gestione delle “isole a scomparsa” previa consultazione degli uffici della Soprintendenza per la loro realizzazione, la manutenzione e pulizia delle fontane ornamentali e l’attivazione di due infopoint, sia nella parte bassa che in quella alta della città, per attività di comunicazione e informazione”.
“Per quanto riguarda gli aumenti previsti in bolletta”, rimarca l’assessore, “va precisato che il Comune ha dovuto riconoscere un maggiore onere di smaltimento dei rifiuti organici per annualità pregresse – onere già anticipato e pagato dalla ditta che gestisce il servizio di igiene urbana – perché lo stesso smaltimento, risultando indisponibile l’impianto regionale, è avvenuto fuori ATO”.
“Al netto dei debiti pregressi che, comunque, i cittadini avrebbero dovuto pagare”, conclude Bevilacqua, “la tariffa Tari, nel Comune di Chieti, è minore rispetto ad altre città dalle stesse caratteristiche. L’obiettivo è raggiungere una raccolta differenziata pari al 65%, come imposto dalle direttive dell’Unione Europea, per ottenere sgravi e benefici”.