Farindola. “Ricordo quel giorno orribile con il cuore spezzato. 4 anni fa. La neve scendeva forte e la terra tremò più volte. La immane valanga venne giù dalla montagna, e coprì tutto. L’Hotel Rigopiano diventa così una tomba. Roberto, Marinella, e tanti altri, 29 persone, rimangono lì, fermi sotto la neve e le macerie. I familiari delle vittime cercano verità e giustizia”. Queste le parole della deputata abruzzese del Pd Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, capogruppo in commissione Ambiente e responsabile Nazionale Pd Dipartimento Terremoti e ricostruzione, a 4 anni dalla tragedia dell’Hotel Rigopiano, in cui morirono 29 persone.
“La cerchiamo tutti, ancora”, sottolinea la dem, “e mai più dovrà accadere una simile tragedia. Ora però bisogna ricostruire ogni cosa, abbracciare quelle famiglie colpite, ricordare ognuno di loro ed impegnarsi, come finalmente stiamo facendo a non manomettere più il territorio, a fare prevenzione sismica, ad amare la nostra madre terra. Ci stringiamo nel dolore ai familiari”.
“Tra il 23 settembre 2016 e il 18 gennaio 2017”, sottolinea Pezzopane, “nella sequenza sismica terribile del terremoto del Centro Italia, ci furono vittime ad Amatrice, Accumoli, Arquata e poi Rigopiano. Il pensiero è per me costante e deve rappresentare un monito per tutti noi e per le istituzioni. Sarà la magistratura a definire i responsabili, ma la reazione deve essere generale, umana, solidale e capace di far sì che mai più un evento calamitoso si trasformi in tragedia con perdita di vite umane”.
Nel giorno del quarto anniversario della tragedia di Rigopiano, il Partito Democratico abruzzese esprime vicinanza a chi quel giorno ha dovuto subire lutti e perdite”, inizia così la dichiarazione di Michele Fina, segretario del Pd regionale.
“Perché la solidarietà non rimanga una formula vuota, è naturalmente necessaria l’azione contraddistinta dell’impegno. Auspicando che il percorso della giustizia accerti nel più breve tempo possibile verità e responsabilità, spetta a noi non dimenticare quella terribile giornata soprattutto tenendola sempre presente, come monito, nell’azione politica e amministrativa. Il rispetto del territorio e la sicurezza dei cittadini sono principi che spesso marciano assieme e che mai devono essere elusi, a maggior ragione in una fase storica in cui la consapevolezza dell’irrinunciabilità della transizione a un nuovo modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità è finalmente diffusa”.