Abruzzo. Si sta svolgendo uno scambio giovanile con partners internazionali (Italia Egitto Portogallo Ucraina Polonia Germania Norvegia Spagna Romania Lettonia) in Norvegia chiamato Avventura naturale e salute mentale. Dieci giorni in contatto con la natura, ambiente naturale e foresta norvegese.
Presente una delegazione italiana proveniente dalla Regione Marche,Abruzzo,Lombardia e Veneto inviata dal project manager Alceste Aubert. Domenica 31 luglio serata interculturale con presentazione prodotti tipici italiani.
Ci sono molte ricerche scientifiche sui benefici di trascorrere del tempo in foresta per il benessere psico fisico della persona dice Aubert.
Riportiamo uno studio della azienda ospedaliera universitaria di Careggi.
La linea di ricerca del Cerfit sui benefici della pratica di “forest bathing” (noto come Shinrin-Yoku in Giappone), che si può tradurre letteralmente come “bagno di foresta”, aggiunge importanti evidenze scientifiche, grazie alla conduzione di una umbrella review (revisione sistematica di revisioni sistematiche).
Lo scopo della revisione è stato proprio quello di analizzare la letteratura scientifica per riassumere i dati rilevanti sul ruolo del bagno di foresta nella promozione del benessere dell’individuo. Sono state individuate tutte le revisioni sull’argomento, presenti nei database Medline, Embase, Web of Science, Cochrane Library, Google Scholar, Scopus, Psycinfo, Cinahl e Doaj fino a febbraio 2021. Dopo la selezione di 2192 risultati, 16 revisioni sistematiche hanno soddisfatto i criteri di inclusione Picos. Brevemente, i soggetti inclusi negli studi considerati erano individui sani o affetti da disturbi controllati lievi o moderati e la pratica del bagno di foresta doveva essere caratterizzata dal camminare e/o meditare o semplicemente riposare in una foresta per un determinato periodo di tempo in una sessione di un giorno o più giorni. Inoltre, abbiamo considerato tutti gli esiti psicologici, fisiologici e relativi alla salute, compresi eventuali miglioramenti nella qualità della vita dei partecipanti allo studio, al fine di tenere conto di tutti i possibili effetti sul benessere individuale. Principalmente, le condizioni analizzate sono state stress psicofisico (compreso lo stress tecnologico e correlato al lavoro), problemi mentali (soprattutto ansia e depressione), ipertensione e altre problematiche di salute (per lo più cardiovascolari, metaboliche, allergiche e respiratorie). Il numero di studi inclusi in ciascuna delle 16 revisioni considerate variava da 1 a 28 studi, con un numero di partecipanti al singolo studio compreso tra un minimo di 112 a un massimo di 2257 (mediana: 870) individui.
Nel complesso, le prove disponibili indicano che il ricorso al bagno di foresta sia raccomandabile come pratica complementare per il miglioramento del benessere mentale (stress, ansia, squilibrio emotivo, lievi alterazioni del tono dell’umore), mentre sono necessari ulteriori risultati a sostegno della sua utilità per malattie specifiche prima di poter formulare chiare indicazioni cliniche. Dato l’impatto positivo che questa pratica ha sulla qualità della vita individuale e il suo favorevole profilo di costo-efficacia, può essere considerata la sua eventuale indicazione per la promozione del benessere in un’ottica di Medicina preventiva. Ulteriori indagini sono però necessarie, in particolare gli studi futuri dovrebbero essere disegnati tenendo conto delle raccomandazioni ricavabili dalla presente revisione, finalizzate ad approfondire: la relazione causale tra caratteristiche ambientali, caratteristiche individuali e impatto sulla salute; l’uso di strumenti di misurazione standardizzati ad hoc per la stima dei benefici psicosociali; la caratterizzazione della foresta (alberi presenti, stagionalità, clima, concentrazione di diversi composti volatili nell’aria); le caratteristiche di salute e le abitudini di vita dei soggetti; preferire la conduzione di studi clinici controllati randomizzati.