L’Aquila. Sit in dei lavoratori abruzzesi dell’Ama al nucleo industriale di Pile. Autisti e dipendenti della società di trasporto pubblico abruzzese si sono ritrovati questa mattina per richiedere i loro diritti sui propri stipendi.
Sembrerebbe infatti che la società Ama abbia un debito di 900mila euro e si è deciso di recuperarli sugli stipendi dei lavoratori. Toglierebbero, quindi, quasi 400 euro al mese sullo stipendio dei dipendenti per recuperare, nel corso di qualche anno, questi soldi.
Il sindaco Biondi ha cercato di rassicurare i 130 dipendenti e autisti, dicendo loro che avrebbero cercato una soluzione diversa e che avrebbero fatto il possibile. I toni della discussione, dopo le parole di Biondi, si sono tranquillizzati. Presente, oltre al primo cittadino dell’Aquila, anche il consigliere regionale del centro sinistra Americo Di Benedetto.
L’azienda è sull’orlo del baratro e c’è l’urgenza della ricapitalizzazione. La crisi partirebbe, secondo alcuni, dal taglio che già nel 2016 fu messo in atto dalla Regione a seguito dei tagli del governo sul trasporto pubblico.
Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha spiegato che in due anni l’amministrazione ha stanziato circa 900mila euro come intervento sostitutivo per compensare i mancati trasferimenti da parte della Regione per l’adeguamento al contratto collettivo nazionale e approvato l’addendum al contratto di servizio con i nuovi costi standard che garantiranno entrate per 10 milioni di euro per tutta la durata del rapporto tra Comune ed Ama, con uno stanziamento di 1,3 milioni annui. La società partecipata del trasporto pubblico locale chiuderà il bilancio con una perdita stimata di circa 700mila euro, in negativo per il quarto anno consecutivo. A rischio sono i posti di lavoro.