L’Aquila. Investire sul proprio patrimonio edilizio per far rivivere il centro con nuovi e giovani abitanti: è il piano presentato dalla Sidief, società immobiliare che gestisce in locazione circa 9.000 unità immobiliari di proprietà in tutta Italia, tra cui da 2013 il cosiddetto ‘Quartiere Banca d’Italia’ nella zona ovest dell’ Aquila. Il complesso residenziale, all’interno delle mura antiche, fu edificato dalla Banca d’Italia negli anni Quaranta: colpito duramente dal sisma del 6 aprile 2009, ricade nella zona rossa individuata dal Comune dell’Aquila. Sono 164 gli alloggi, sui 251 di proprietà, attualmente agibili. La situazione nel Quartiere risulta tuttavia molto diversificata, con concentrazione degli abitanti soltanto nelle aree agibili già ristrutturate. Un milione di euro la somma preventivata per il prossimo triennio: il primo intervento consisterà nella dismissione di due palazzine in via Giovanni XXIII, colpite gravemente dal sisma e totalmente da ristrutturare, i cui proventi contribuiranno agli investimenti diretti della Società, per finanziare le altre iniziative di riqualificazione. Fra le altre proposte, la riqualificazione degli immobili locati, interventi di efficientamento energetico (ad esempio centrali termiche di ultima generazione), piccoli interventi sugli spazi comuni, riqualificazione delle strade. Il presidente della Società, Mario Breglia, e il consigliere e direttore generale, Carola Giuseppetti, hanno illustrato alla stampa una serie di interventi per il recupero della zona e per attivare nuove funzioni capaci di attrarre giovani studenti e lavoratori e giovani coppie, che sempre di più scelgono l’affitto. “Il Quartiere ha spiegato Breglia rappresenta un valore per la nostra Società e ha un particolare rapporto con la città. Riteniamo importante continuare a mantenerlo attivo e abitato”. “La Sidief ha predisposto una prima serie di interventi da realizzare nel prossimo triennio ha sottolineato Giuseppetti con l’obiettivo di riqualificare e rivitalizzare il quartiere colpito dal sisma”. Il progetto, che punta a coinvolgere le Amministrazioni locali e l’Università degli studi dell’Aquila, prevede anche un concorso di idee rivolto ai giovani studenti, per la riqualificazione degli immobili del Quartiere e per l’individuazione di nuove funzioni, pubbliche e private.