Pescara. Quinto spettacolo da non perdere per il festival La cultura dei legami, ideato e diretto da Edoardo Oliva del Teatro Immediato, in collaborazione col Comune di Pescara e il Museo delle Genti d’Abruzzo. L’appuntamento è per domenica 3 marzo alle 18, all’Auditorium Petruzzi di Pescara, con “Le Marocchinate”, di Simone Cristicchi (reduce dal trionfo di critica e di pubblico di Sanremo), e con Ariele Vincenti. La regia è di Nicola Pistoia.
Un’altra di quelle storie che se non sei di quelle parti non la conosci. Avvenuta in una terra che se non hai parenti o amici, non ci vai. Siamo in un paese della Ciociaria e Angelino, un pastore locale, racconta la semplice ma faticosa vita contadina della sua zona prima della guerra. Un’esistenza che viene stravolta dall’arrivo delle truppe marocchine, aggregate agli Alleati, a cui viene affidato il compito di penetrare nella rocciosa difesa tedesca. Ottemperano il loro compito, e come ricompensa “le truppe di colore” otterranno il “diritto di preda” sulla popolazione civile.
50 Ore di totale carta bianca, 50 ore in cui faranno razzia di tutto quello che trovano sulla loro via: oro, case, vino, bestie, ma soprattutto donne. In migliaia verranno stuprate e uccise nella primavera del ’44 dai soldati marocchini. E tra queste c’è Silvina, la moglie di Angelino, che diventerà anch’ella una “Marocchinata”.
Uno spettacolo che tocca le corde più profonde dell’anima, per non dimenticare.