Teramo. “Stamattina mi sono fermato ad ascoltare le ragioni degli agenti di polizia penitenziaria, in servizio presso il carcere di Castrogno a Teramo, che hanno organizzato un sit-in davanti al palazzo della Prefettura, per denunciare le gravi carenze di personale di cui soffrono da oltre 10 anni. Mi hanno raccontato della impossibilità di godere delle proprie ferie, di turni massacranti e di ore e ore di straordinario che sono costretti a fare. Pensate che nella pianta organica dell’istituto di pena teramano sarebbero previsti 216 agenti e invece, in servizio, sono solo 145; senza contare che – nel corso di quest’anno – andranno in pensione altre 15 unità di personale. Un personale anziano, stanco e che ogni giorno subisce aggressioni, minacce, insulti.” Lo ha dichiarato Giovanni Cavallari, candidato Sindaco per il Comune di Teramo.
“Mi dicono che il carcere di Castrogno avrebbe una capienza massima di 270 detenuti e invece ne ospita circa 400, oltre ad essere uno degli istituti più complessi di tutto il centro-sud. La complessità dipende dal fatto che al suo interno è diviso in 4 circuiti: quello dei detenuti comuni (che sono circa 150), quello dei detenuti protetti (circa 100), quello dell’alta sicurezza (circa 100). quello femminile (che ospita tra l40 e 50 donne, spesso con figli piccoli al seguito). Tanti gli incontri a Roma presso il Ministero della Giustizia da cui dipendono, tante le promesse (tra cui quella di diminuire drasticamente il numero dei detenuti), ma mai nessuna risposta vera, e la situazione continua a trascinarsi sempre uguale ormai da molti anni. Io voglio dichiarare loro la mia solidarietà, unendomi al grido d’aiuto rivolto a S.E. il Prefetto di Teramo, affinché possa utilmente intervenire presso il Ministero della Giustizia per risolvere il problema di un’intera categoria di lavoratori.