Teramo. Slitta a data da destinarsi l’audizione del presidente dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare, Fernando Ferroni, davanti ai pm teramani nell’ambito dell’inchiesta sull’acqua del Gran Sasso. Ferroni, rappresentato dall’avvocato Nicola Pisani, dopo la notifica dell’avviso di garanzia aveva infatti chiesto di essere ascoltato dai magistrati e doveva presentarsi in Procura questa mattina. Ma successivamente ha chiesto un rinvio.
Nell’inchiesta, aperta con le ipotesi di reato per inquinamento ambientale e getto pericoloso di
cose: nell’inchiesta sono stati anche sequestrati i punti di captazione situati all’interno dei laboratori, sono
indagati anche il direttore dei Laboratori Stefano Ragazzi, il responsabile del servizio ambiente dei Laboratori
Raffaele Adinolfi Falcone, il responsabile della divisione tecnica dei Laboratori Dino Franciotti, il presidente di
Strada dei Parchi Lelio Scopa, l’amministratore delegato di Strada dei Parchi Cesare Ramadori, il direttore
generale di Strada dei Parchi Igino Lai, il presidente della Ruzzo Reti Antonio Forlini, il responsabile dell’Unità
operativa di esercizio della Ruzzo Reti Ezio Napolitani e il responsabile del servizio acquedotto della Ruzzo
Reti Maurizio Faragalli. Sotto accusa, secondo la Procura, tutta una serie di condotte colpose che avrebbero
cagionato o comunque non impedito “un permanente pericolo di inquinamento ambientale e, segnatamente, il
pericolo di compromissione o deterioramento significativo e misurabile delle acque sotterranee del massiccio
del Gran Sasso”.