AbruzzoLive
No Result
View All Result
INVIA ARTICOLO
AbruzzoLive
No Result
View All Result
AbruzzoLive
No Result
View All Result

Acerbo (Prc-Se) denuncia: l’Abruzzo è ancora senza un piano per le cave

Francesca Lelli di Francesca Lelli
10 Maggio 2021
A A
130
condivisioni
1000
letture
FacebookWhatsapp

L’Aquila. L’Abruzzo è purtroppo una delle sei regioni che, secondo il Rapporto Cave 2021 di Legambiente, non hanno ancora approvato il piano cave, nonostante la materia sia stata delegata dal 1977. Le altre regioni inadempienti sono Basilicata, Molise, Sardegna, Calabria e Friuli Venezia Giulia a cui si aggiunge la Provincia autonoma di Bolzano.

Delitto di Garlasco, oggi gli interrogatori di Sempio e Stasi: la Procura ha un asso nella manica?

Delitto di Garlasco, il medico legale: “Chiara torturata e uccisa da almeno due persone”

6 Luglio 2025
Tragedia a Silvi Marina: muore un uomo di 77 anni mentre fa il bagno

Tragedia a Silvi Marina: muore un uomo di 77 anni mentre fa il bagno

6 Luglio 2025
“Per citare il rapporto”, dichiara a tal proposito Maurizio Acerbo, ex-consigliere regionale di Rifondazione Comunista, “‘L’assenza dei piani è particolarmente preoccupante perché si lascia tutto il potere decisionale in mano a chi concede l’autorizzazione. Questa assenza di pianificazione, unita agli interessi economici ed alla presenza della criminalità organizzata (le ecomafie) nella gestione del ciclo del cemento e nel controllo della aree cava, mostra una situazione ancora allarmante in troppe aree del Paese'”.
“Secondo il rapporto in Abruzzo ci sono 198 cave attive e ben 475 dismesse e/o abbandonate con un effetto di devastazione paesaggistica notevole”, prosegue, “un numero elevato se consideriamo dimensioni e popolazione della nostra regione. Francamente non mi è chiaro come possano essere solo 198 le cave attive se nel 2012 ne risultavano 596 e vi erano 90 richieste di nuove autorizzazioni. Allora feci una battaglia per chiedere un censimento delle cave dismesse e può darsi che ne sia derivata questa riduzione dopo i controlli ma bisognerebbe approfondire.
Se alla comunità rimangono le ferite inferte al territorio, come denuncia il rapporto ‘quello che emerge è la netta sproporzione tra ciò che viene richiesto dagli enti pubblici ed il volume d’affari generato dalle attività estrattive'”.
“In Abruzzo con anni di battaglie in Consiglio Regionale e fuori siamo riusciti a ottenere qualche risultato almeno in termini di aumento dei canoni ma”, sottolinea citando rapporto, “comunque ‘il margine di guadagno dei cavatori è enorme’. La crisi dell’edilizia ha frenato negli ultimi anni la proliferazione di cave ma sarebbe opportuno che la Regione provvedesse ad approvare il piano.
Ricordo che ero riuscito nel 2012 a fare approvare la moratoria all’autorizzazione a nuove cave ma PD e centrodestra alla fine cedettero alle pressioni dei cavatori. Su questa materia va detto, come per l’acqua minerale,  che le competenze dovrebbero tornare allo stato visto che le regioni continuano a farsi pagare pochissimo per materie prime su cui si fanno grandi affari.  Inoltre bisognerebbe organizzare filiere di recupero e riuso come fanno i tedeschi diminuendo progressivamente l’impatto sulle nostre montagne. Sarebbe importante sapere tra le centinaia di cave abbandonate quante siano oggetto di progetti di ripristino a carico delle imprese”.
Share52Send
  • Credits
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • topscelte.it

© 2025 Live Communication

No Result
View All Result
  • AbruzzoLive, news e diretta Live dall Abruzzo
  • Acquistare Viagra Generico senza ricetta in farmacia online
  • Autori
    • Franco Santini
  • Contatti
  • Cookie Policy (UE)
  • Credits
  • Dichiarazione sulla Privacy (UE)
  • Footer Articolo
  • Guida vini 2020
  • Guida vini 2020-tp
  • Home Page
  • Lavora con noi, offerte di lavoro
  • Listino Elettorale 2024
  • Notizie del giorno
  • Podcast
  • Privacy Policy
  • Pubblicità
  • Territorio

© 2025 Live Communication