L’Aquila. Aveva scatenato non poche polemiche l’ordinanza 106 del dicembre scorso con la quale il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio aveva anticipato il ritorno in zona arancione. Una decisione arbitraria e non condivisa con il resto del Consiglio regionale. Polemiche, non solo di carattere politico, con inevitabile scontro dialettico tra le parti, ma anche tra i vari cittadini, fra chi ritenne la decisione azzardata e chi, invece, corretta e in grado di dare una boccata d’ossigeno soprattutto alle attività commerciali.
La prima sezione del Tar Abruzzo ha però accolto il ricorso del presidente con Consiglio dei ministri Giuseppe Conte contro la Regione Abruzzo. Il provvedimento di Marsilio è stato quindi annullato per “violazione, rispettivamente, dell’articolo 3, comma 1, del decreto-legge n. 19 del 2020, dell’art. 1, commi 16, 16-bis e 16-ter, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, violazione
del D.M. 30 aprile 2020, violazione dell’ordinanza del Ministro della salute 5 dicembre 2020, violazione dell’art. 3, comma 4, del D.P.C.M. 3 dicembre 2020; nonché eccesso di potere per difetto di istruttoria, carenza dei presupposti in fatto, illogicità e violazione del principio di leale collaborazione“.