Chieti. Rinvio a giudizio per l’ex presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio e di sei ex assessori ovvero Antonio Tavani, Eugenio Caporrella, Donatello Di Prinzio, Gianfranca Mancini, Mauro Petrucci e Silvio Tavoletta e dell’ex segretario generale dell’ente Giovanni Romano. Per tutti l’accusa è di abuso d’ufficio. La vicenda è nata in seguito ad una denuncia contro una delibera di Giunta provinciale approvata nel 2010 con cui veniva deliberato di stipulare un contratto di somministrazione lavoro a tempo determinato. Secondo l’accusa il ricorso al lavoro somministrato avrebbe consentito alla Provincia di avvalersi di 8 dipendenti che avevano già lavorato alle dipendenze dell’ente con contratti a tempo determinato non più rinnovabili. Lavoratori che, destinati formalmente ad uffici per i quali era stata rappresentata l’urgenza che consentiva il ricorso a tale forma di assunzione, nella realtà venivano reimpiegati nello staff presidenziale, stipulando il relativo contratto di somministrazione con un’agenzia interinale. Nell’udienza preliminare si è costituito parte civile Lorenzo Torto, il 28enne disabile di Rapino che con la sua denuncia diede via all’indagine. Sul caso è aperto anche un procedimento della Corte dei Conti che contesta a Di Giuseppantonio e a sei assessori la somma di 107mila euro, come danno presunto all’erario, per assunzioni che, secondo l’ esposto sarebbero state pilotate. Nei giorni scorsi Torto ha scritto due lettere all’attuale presidente della Provincia, Mario Pupillo, per chiedere perché l’ente non si sia formalmente costituito per chiedere i danni.