L’Aquila. Sembra giungere ad un lieto fine la vicenda del debito di Abruzzo Engineering, la rinuncia al contenzioso con la Regione Abruzzo e la cessione del 30% delle quote della società Abruzzo Engineering in cambio del pagamento di soltanto un decimo del debito, 4 milioni di euro dei 40 stimati. Questa è la strategia della Regione Abruzzo per salvare la sua società mista pubblico-privata nata nel 2006 per portare l’Internet veloce in tutto Abruzzo ma mai entrata in funzione, e ora in liquidazione gravata da un debito milionario che mette in pericolo i 185 dipendenti, a dispetto delle commesse, come quella degli uffici della ricostruzione post-sisma dell’Aquila, che ne impiegano una parte. “Stiamo portando a termine l’operazione di rinegoziare questo debito con Selex, società del gruppo Finmeccanica, abbattendolo di un fattore 1 a 10, per poi mettere in campo un progetto industriale che utilizzi le energie consistenti che sono comprese in questa società per quello che loro sanno fare” così il vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, che sta seguendo la pratica. L’acquisto delle quote di Selex farà diventare Abruzzo Engineering una società in house, ovvero che possa ricevere commesse ad affidamento diretto dalla Regione con una totale proprietà pubblica del 90% Regione, e del 10% Provincia dell’Aquila con il controllo dell’azionista di maggioranza su ogni atto aziendale, che fin qui è sempre mancato.