L’Aquila. Esplode la protesta contro gli aumenti dei pedaggi autostradali sulle autostrade A24 e A25: mobilitazioni, raccolte di firme, addirittura online e sui social, proteste e riunioni di sindaci. Sulla questione Abruzzo è finalmente intervenuto il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio che, se da un lato alza anche lui le mani e scarica tutte le colpe sulla magistratura e sulla recente sentenza del Tar del Lazio, dall’altro annuncia una soluzione. Il ministro parla specificatamente della situazione abruzzese e dell’A24. Delrio ha spiegato di stare valutando una soluzione per i pendolari abruzzesi: “è uno dei casi a cui teniamo di più e su cui lavoreremo. Vorrei che riuscissimo a trovare una soluzione per quella tratta autostradale molto delicata, anche perché impatta sull’ingresso nella capitale. Abbiamo cercato di bloccare l’aumento ma c’era una sentenza che ci obbligava dopo tre anni di tariffe congelate. Erano aumenti obbligati, ma abbiamo fatto di tutto per contenerli al massimo”. Per Delrio, quindi, i rincari dei pedaggi, in particolar modo per l’Abruzzo, sono stati imposti dalla magistratura. “A questo punto l’unica soluzione minimamente percorribile, più che chiedere un improbabile ricalcolo degli aumenti, è quella di ottenere agevolazioni per i pendolari abruzzesi”. Delrio, che è a fine mandato, manterrà la promessa?
“Ritengo positiva l’apertura e l’attenzione del Ministro Delrio verso i pendolari abruzzesi con l’auspicio che arrivino già dall’inizio della prossima settimana atti formali con la Società di gestione, valutando anche l’opportunità di abbonamenti settimanali o mensili con l’abbattimento di almeno il 30 per cento per i pendolari che utilizzano la A24 e la A25 per motivi di lavoro o di studio”. Così il deputato abruzzese Massimo Verrecchia, subentrato nei giorni scorsi al dimissionario Filippo Piccone, ex Pdl, alternativa popolare e gruppo misto, sulla vicenda del caro pedaggi sulle autostrade A24 e A25 che collegano l’Abruzzo e il Lazio. Verrecchia ha già presentato una interrogazione parlamentare ed ha anticipato “l’eventuale ricorso ad una class action”. “Non è possibile che nelle tratte autostradali abruzzesi il pedaggio superi il costo del carburante per il loro transito. Continueremo la nostra azione politica contro tali aumenti utilizzando gli strumenti normativi ed i mezzi istituzionali per eliminare e ridimensionare questi aumenti che negli ultimi 15
anni hanno raggiunto circa il 200 per cento – conclude.