Leonessa. La comunicazione della commissione Grandi Rischi, sull’oggettivo pericolo dell’effetto Vajont e sul rischio di nuove scosse devastanti fino a magnitudo 7, ha scatenato una serie di reazioni. Per tale motivo Paolo Trancassini, sindaco di Leonessa, ha deciso di chiudere le scuole, alla luce proprio del comunicato.
“Sfugge al presidente della Commissione Sergio Bertolucci”, afferma il sindaco, “che le popolazioni del cratere sono in una situazione psicologica devastante e non abbiamo bisognio di errori di comunicazione”.
“Posso assicurare”, ha replicato il presidente Sergio Bertolucci su RaiNews, “che la nostra intenzione non è scatenare il panico. Noi abbiamo emesso un comunicato che non si discosta dagli altri successivi al 24 agosto in cui si dice che purtroppo questa sequenza sismica non dà ancora cenni di attenuarsi. E dall’analisi storica queste faglie possono provocare scosse di magnitudo 6 e 7. Abbiamo ricordato anche che bisogna continuare a tenere l’allerta alta, ma non bisogna né causare panico, né essere troppo rassicuranti, che sarebbe ancora peggio”.
“Adesso abbiamo chiuso le scuole”, spiega il sindaco, “perché nel comunicato c’è scritto di attenzionarle. Voglio sapere qualcosa in più, se devo evacuare il centro storico e dove mettere le persone. Nessuno ci dice quello che dovremmo fare”.
“Purtroppo quando c’è stato il terremoto di Amatrice”, ha replicato Bertolucci, “avevamo detto che avrebbero dato scosse più forti e poi c’è stato il 6,5 a Norcia. Capisco la situazione ma i terremoti non si possono prevedere perché altrimenti la commissione sarebbe inutile. Quello che dobbiamo fare è lavorare di concerto perché siamo su un equilibrio sottile, ma le persone devono sapere che in questa zona è possibile un terremoto fino al 7 altrimenti stiamo edulcorando la situaizone. Certo non diciamo che ci sarà domani o dopodomani”.