Chieti. “Non mi sorprende che il sindaco Francesco Menna abbia scelto, nell’ultimo Consiglio Comunale, di dire ‘no’ al progetto ANAS sulla variante alla Statale 16. È ormai la quinta volta che cambia posizione su questa infrastruttura strategica per Vasto e per l’intero territorio. Nel 2016, Menna era favorevole alla variante con ponti e gallerie, salvo poi contestare lo stesso progetto che aveva presentato alla città. Successivamente ha sostenuto che non si dovesse realizzare alcuna variante. Poi, nell’ottobre dello scorso anno, ha dato il suo assenso alla cosiddetta ‘variante zero’, che oggi non gli sta più bene.
Questa continua incertezza ha definitivamente minato la credibilità della città di Vasto. L’amministrazione comunale guidata dal Partito democratico ha dimostrato solo confusione e incapacità decisionale, compromettendo gravemente la possibilità di realizzare un’opera fondamentale per il territorio. L’ennesimo dietrofront del sindaco Menna segna probabilmente la fine di qualsiasi ipotesi di variante alla SS16. Già definanziata nel 2021, l’opera disponeva solo delle risorse necessarie alla progettazione; solo dopo il completamento di questa fase si sarebbe potuto avviare l’iter per reperire i fondi destinati alla realizzazione. Con l’atteggiamento del sindaco e del centrosinistra, non mi sorprenderebbe se anche questa possibilità fosse definitivamente svanita. Il no alla cosiddetta ‘variante zero’ significa rinunciare a mettere in sicurezza almeno una parte della città e a realizzare un primo tratto di quello che considero il primo lotto di una variante che possa prevedere l’auspicato arretramento totale della Statale 16 dalla costa. Questo sarebbe stato un punto di partenza per riaprire un confronto con ANAS. Purtroppo, la Giunta del ‘NO’, espressione del Partito del ‘NO’, vuole che tutto rimanga così com’è! In alternativa, il sindaco Menna propone ai vastesi una fondovalle ottenuta dall’adeguamento di strade già esistenti, come la Fondovalle Cena, la Fondovalle Treste e la Fondovalle Moro, per poi collegarsi alla Trignina. Secondo la sua idea, i vastesi dovrebbero percorrere ben 32 km per raggiungere il casello di Vasto Sud partendo da quello di Vasto Nord. Una fondovalle sicuramente utile per i comuni del vastese, sulla quale non ho mai espresso contrarietà ma che non può essere in alcun modo considerata una variante all’attuale SS16. Non apporterebbe alcun beneficio alla viabilità di Vasto e, per la sua ampia lunghezza, non sarebbe in grado di drenare traffico dall’attuale tracciato della SS16, che continuerebbe ad avere le stesse identiche criticità. Ritengo che la questione della variante alla SS16 potrà essere riaffrontata solo quando il centrosinistra non sarà più alla guida di Vasto e ci sarà un’amministrazione autorevole e capace di fare scelte nell’interesse dei cittadini. Si dovrà ripartire da due progetti validi, pensati in passato dal centrodestra: quello contenuto nel PRG e quello elaborato dalla Provincia di Chieti, che prevedono l’arretramento della statale dalla costa con un tracciato di appena 15 km, più corto dell’attuale. Proposte progettuali che il centrosinistra boicottò nel 2016, preferendo inserire nel Contratto di Programma di ANAS la variante con ponti e gallerie”. E’ quanto afferma il senatore di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi.