Montereale. “Sono vicino a livello umano ed istituzionale alla comunità, al sindaco di Montereale e a tutta l’Alta Valle Aterno, territorio a cui sono profondamente legato in modo indissolubile e non strumentalizzabile.
Proprio qui, il giorno del sisma, corsi per aiutare il primo cittadino a liberare le stanze di degenza, trasportando gli ospiti nei letti e sulle sedie a rotelle fuori dalla struttura, ed è qui che oggi sono tornato nella speranza di trovare una soluzione che consenta di riaprire in sicurezza il prima possibile”.
Così il senatore aquilano Guido Liris, capogruppo di FdI in Commissione Bilancio, che questa mattina ha preso parte alla visita ispettiva della Commissione Vigilanza in Consiglio regionale, disposta dal presidente. Sandro Mariani, del PD, presso il cantiere per la riqualificazione post-sisma della Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) di Montereale, struttura pubblica con 60 posti letto accreditati nel sistema pubblico. La RSA è gestita, in parte, con personale della Asl1 Avezzano – Sulmona – L’Aquila e, in parte, in appalto, con la società cooperativa Quadrifoglio. I lavori, avviati con ritardo rispetto ai danni provocati dal terremoto dell’Aquila del 2009, sono fermi per una controversia tra la Asl e le imprese che stanno attuando l’intervento.
Presenti anche i sindacati e diversi sindaci ed amministratori dell’Alta Valle Aterno, capitanati dal primo cittadino di Montereale, Massimiliano Giorgi.
“Quello che è emerso questa mattina – riferisce Liris, che è dirigente medico in aspettativa della Asl aquilana – è il comune intento, delle principali parti coinvolte, di trovare la strada giusta per assicurare a questo territorio un servizio essenziale. Sono sicuro che attraverso una collaborazione concreta ed efficace, scevra da polemiche, si possa raggiungere questo traguardo. Una missione alla quale sta lavorando anche il presidente della Regione, Marco Marsilio, che è informato quotidianamente e segue costantemente la vicenda”.
“Lavoreremo tutti insieme per trovare una soluzione tecnica affinché questa importante struttura, che rappresenta un punto di riferimento sociale ed economico per tutta l’Alta Valle Aterno, possa riaprire il prima possibile”, conclude.