L’Aquila. Per il Gran Sasso Science Institute (Gssi) e’ arrivato ieri il suggello a un percorso durato quattro anni. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale che ne sancisce l’istituzione, il Gssi diventa a tutti gli effetti una scuola superiore universitaria. A dare il benvenuto alla neonata universita’, la ministra dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca (Miur) Stefania Giannini, oggi in visita al Gssi per prendere parte all’incontro “Una citta’ della conoscenza”. “Il Governo ha fortemente creduto in questa scuola di dottorato, coerente con la volonta’ di scommettere sulla ricerca come tassello di una nuova identita’ produttiva del Paese”, ha commentato Giannini. “Il Gssi rappresenta un polo di eccellenza che innalza il livello di internazionalizzazione del sistema della ricerca nazionale e che ha gia’ contribuito al progresso della scienza con scoperte sensazionali come quella delle onde gravitazionali. L’Abruzzo e L’Aquila devono essere orgogliosi di ospitare questa scuola”, ha infine sottolineato la ministra. All’incontro pomeridiano partecipano il presidente dell’Infn Fernando Ferroni, la rettrice dell’Universita’ dell’Aquila Paola Inverardi, il presidente dell’Anvur Andrea Graziosi, il direttore del Gssi Eugenio Coccia e i giovani allievi e ricercatori dell’Istituto. “Si tratta di un risultato significativo per L’Aquila e per il suo percorso di rilancio come citta’ della conoscenza, progetto gia’ forte della presenza sul territorio dell’Universita’ dell’Aquila e dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn”, ha affermato il direttore del Gssi Eugenio Coccia. “Una giornata significativa, la prima di un Istituto ormai libero dalla tutela Infn”, ha detto Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto nazinale di Fisica Nuclerae. “L’Infn con orgoglio rivendica il ruolo, che ha svolto duranti questi tre anni complessi ma esaltanti, nel far nascere e maturare questa realta’ fortemente internazionalizzata, e che comunque restera’ scientificamente legata ai Laboratori Infn del Gran Sasso”, ha concluso Ferroni. E’ il lieto fine di un iter avviato nel 2012, quando la nascita del Gssi come centro di ricerca e scuola di dottorato internazionale fu resa possibile dall’impulso dell’Ocse, dall’impegno dell’Infn, e dalla volonta’ della Regione Abruzzo e del Governo nazionale. Nei primi tre anni di vita l’Istituto ha ricevuto circa 2000 domande da tutto il mondo per accedere ai suoi quattro corsi di dottorato – in fisica, matematica, informatica e studi urbani. Oggi il Gssi, con i suoi 120 dottorandi, di cui il 50% proviene dall’estero, e’ l’universita’ piu’ internazionalizzata d’Italia. Fin dalla sua nascita, l’attivita’ del Gssi e’ stata sottoposta al vaglio dell’Anvur – l’Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca – che l’11 novembre 2015, terminato il primo triennio sperimentale, ne ha promosso l’operato. Il Governo e il Miur hanno quindi avviato la procedura di stabilizzazione, che vive oggi il suo atto conclusivo. Il Gran Sasso Science Institute all’Aquila raggiunge cosi’ la Scuola Normale e la Scuola Sant’Anna di Pisa, l’Imt di Lucca, la Sissa di Trieste e lo Iuss di Pavia nel novero di quei prestigiosi centri di eccellenza dedicati all’alta formazione e alla ricerca.