Cocullo. Si rinnova oggi a Cocullo, piccolo Centro della Valle del Sagittario, una delle piu’ antiche e originali tradizioni popolari che richiama ogni anno miglia di turisti e curiosi provenienti da ogni parte d’Italia soprattutto dalla Ciociaria dove San Domenico, protettore contro il morso dei serpenti e capace di guarire le malattie dei denti, morì. Il momento più atteso è sicuramente la ‘processione dei serpari’ che si svolge dopo la funzione religiosa. La Statua del Santo scolpita in legno viene portata in processione ricoperta di serpenti.La Statua e’ preceduta dal clero e da quattro ragazze in costrume abruzzese che recano i ciambelli, tipici dolci locali preparati per l’occasione dalle donne del posto. Ai serpenti che vengono catturati nei giorni precedenti nelle vicine montagne vengono strappati i denti per renderli innocui. Secondo gli studiosi di tradizioni popolari attorno alla manifestazione, di chiara derivazione pagana, vengono collegati usi e credenze antichissime. Uno di queste ricorda il culto della dea Angizia, divinita’ dei marsi, per il suo potere taumaturgico di guarire dal morso dei serpenti velenosi. Un’altra usanza del paese e legata al suono della ‘campanella’ della chiesa. Molti fedeli provano a tirare la corda con i denti perche’ questi si conservino sani e guariscano grazie a San Domenico. Quest’anno la festa di San Domenico Abate e il rito dei serpari assume un significato piu’ importante per la battaglia che si sta portando avanti per il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’Unesco.