Chieti. Estorsione aggravata è l’accusa con cui un uomo originario di Bitonto ma residente a Chieti, F.P., di 30 anni, è stato rinviato a giudizio dal gup del Tribunale di Chieti Luca De Ninis. Il processo è stato fissato per il prossimo 21 giugno. La presunta vittima è un architetto di Chieti che si è costituito parte civile. La vicenda, per la quale Primo venne arrestato nel dicembre del 2014, è cominciata da alcuni lavori di ristrutturazione che l’indagato, idraulico, eseguì all’interno di un’abitazione. Conclusi, fu pagato con tremila euro; parte della somma avrebbe dovuto darla a sua volta ad un falegname per il lavoro svolto nella stessa abitazione ma, per l’accusa, non lo fece anche se al padrone di casa disse di avere consegnato i soldi all’architetto che avrebbe pensato a saldare l’artigiano. Da quel momento, l’accusato avrebbe iniziato a pretendere dall’architetto i 3.000 euro, arrivando a minacciarlo con una pistola. In un primo momento il professionista reagì pagando l’idraulico poi, spaventato dalle minacce, si rivolse ai carabinieri.