L’Aquila. Nell’ambito delle manifestazioni in occasione del V centenario della nascita di Margherita d’Austria, il musicologo Francesco Zimei presenta il progetto “La bella Aurora. Serafino Candido da Montereale e la musica all’Aquila negli anni di Margherita d’Austria” realizzato dal Comune dell’Aquila in collaborazione con la Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” e l’Istituto Abruzzese di Storia Musicale.
L’evento è in programma venerdì 2 dicembre alle ore 18 all’Auditorium del Parco. “La bella Aurora” è il titolo di un madrigale allegorico che fu cantato ed eseguito in occasione della prima visita in città di Margherita d’Austria e composto dal frate Serafino Candido di Montereale. Come spiega nella prolusione il musicologo Francesco Zimei, di questo autore non si hanno molte notizie, almeno fino a quando fu Maestro di Cappella nell’Oratorio di San Sebastiano, attiguo al complesso di San Domenico. La duchessa Margherita d’Austria, figlia naturale di Carlo V, fu nominata governatrice della città dell’Aquila, titolo che mantenne fino alla sua morte
avvenuta nel 1586. Margherita con la sua corte entrò ufficialmente in città nel 1572 e si insediò nel Palazzo del Capitano, nominato poi Palazzo Margherita, edificio simbolo della città, residenza municipale fino al 2009.
Tutte le composizioni musicali in programma sono tratte dalla raccolta “Delle Mascherate musicali non manco artificiose, che dilettevoli, sopra varij amorosi avenimenti a tre, quattro e cinque voci” di Serafino Candido da Montereale, stampata a Venezia nel giugno 1571 e conservata nella Biblioteca Nazionale di Vienna. Ad eseguire la serie di villanelle e madrigali di cui è composta la raccolta è l’ensemble “Il Turturino” (alias di Cornelio Antonelli, frate agostiniano del Rinascimento riminese e divulgatore di musica), un gruppo di cantanti che amano far gustare la musica polifonica del Cinquecento attraverso la riscoperta di opere dimenticate: Elisabetta Rinaldi
soprano, Maria Chiara Ciotti alto, Giovanni Cantarini tenore e direttore musicale, MatteoZenatti tenore, Andrea Favari basso, tutti sostenuti da Alessandro Casali all’arpicordo. A coronare l’opera le azioni e le maschere curate da Antonio Fava, attore, autore, regista teatrale, maestro di Commedia dell’Arte e di discipline comiche.
L’ingresso è libero: un’occasione straordinaria per conoscere una pagina importante di storia della città dell’Aquila attraverso la musica dell’epoca.