L’Aquila. La protesta per la sentenza choc del Tribunale dell’Aquila sale anche le scale del cinema. A farla è il giovane e pluripremiato regista abruzzese, Davide Lupinetti, con uno spot incisivo, dal titolo: “Incauti – Sentenza del tribunale di L’Aquila sulle vittime del terremoto”.
Un lavoro che arriva dritto al cuore per quanto è accaduto. Sì, ma cos’è accaduto? “Lo scorso 9 ottobre, il Tribunale di L’Aquila, con una sentenza inattesa, ha riconosciuto il concorso di colpa di alcune vittime del crollo di una palazzina nel corso del terremoto del 6 aprile 2009, quantificando i risarcimenti con una riduzione del 30%. Secondo il collegio giudicante le vittime avrebbero avuto una “condotta incauta” e nonostante fossero stare rassicurate dalle autorità competenti. Il concorso di colpa, invece, non è stato riconosciuto per altre vittime della stessa palazzina. Stessa situazione, ma sentenze diverse. Ora”, racconta Davide Lupinetti, “al di là dell’evidente contraddizione, è quanto meno inspiegabile che il tribunale abbia riconosciuto una corresponsabilità dei ragazzi morti pari al 30% perché ha ritenuto siano stati imprudenti a non uscire dopo la seconda scossa”.
“Ma, interpretazioni a parte”, continua Lupinetti, “la sentenza lo afferma chiaramente: ‘È fondata l’eccezione di concorso di colpa delle vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile. Concorso che’, prosegue, ‘tenuto conto dell’affidamento che i soggetti poi defunti potevano riporre nella capacità dell’edificio di resistere al sisma per essere lo stesso in cemento armato e rimasto in piedi nel corso dello sciame sismico da mesi in atto, può stimarsi nella misura del 30 per cento. Ne deriva che la responsabilità per ciascun Ministero è del 15 per cento e per il residuo 40 centro in capo agli eredi del costruttore Del Beato'”.
Di fronte a ciò, Davide Lupinetti, il regista di Silvi Marina, brillante allievo dell’accademia del Cinema, delle Arti e delle Scienze in California e che, nella sua pur breve esperienza, può già vantare anche un riconoscimento al Festival del Cinema di Venezia, è passato dalle parole ai fatti. Con un cast composto essenzialmente da una famiglia, che vede Stefano Barretta (papà), Martina Falco (madre) e Maya Barretta (la piccola protagonista), in un freddo pomeriggio di ottobre ha girato, per le vie del centro del capoluogo abruzzese e tra lo stupore di tanti, i momenti più significativi dello spot: in pigiama, scalzi, coperti di polvere, con un cuscino in mano, diretti alla basilica di Collemaggio per mettersi al riparo da altri pericoli.
È stato un momento molto suggestivo che gli attori coinvolti hanno saputo rendere alla perfezione. Lo spot, di un minuto circa, sarà visibile sui canali Youtube, Instagram e Facebook di Storyrec, a partire dalla mattinata di sabato 19 novembre. La regia è di Davide Lupinetti, girato da Davide Lupinetti e Marzio Santoro. Assistenti: Roberta Di Pietro, Davide Roveda e Riccardo Trabucco, Marcos Marcelli si è occupato del sound design, una produzione Storyrec.