Sono i vini che raccontano le colline teramane tra l’imponenza del Gran Sasso e il caldo del mar Adriatico. Tanti produttori che si sono uniti in un Consorzio in cui ognuno rappresenta l’altro tra tradizione e innovazione.
Dopo la pandemia, tornano eventi enogastronomici che promuovono l’Abruzzo: oggi Gironi Divini, insieme al Consorzio Colline Teramane Docg, nella persona del presidente Enrico Cerulli Irelli, ha dato il via al secondo giorno di degustazioni.
Un evento di gran successo, all’Hotel Sporting di Teramo, perché si è replicata la vincente combinazione – e quindi possibilità di confronto – tra produttori e critici enogastronomici: un momento di scambio e di proposte per una carta di vini che raccontino l’Abruzzo in questa estate 2022.
Il programma di oggi ha previsto in mattinata una prima sessione di assaggio di vini bianchi che è stata seguita, dopo una pausa pranzo nel ristorante dell’hotel, dalla degustazione dei rosati locali. Apprezzamenti, consigli e discussioni hanno animato le ore trascorse insieme al tavolo tecnico per un confronto costruttivo e trasparente mai visto prima tra critica e produzione.
Le donne produttrici protagoniste della seconda giornata della manifestazione, inoltre, ci hanno raccontato cosa vuol dire per loro dare vita ai vini delle colline teramane.
“Come ieri, mondo della critica e mondo della produzione si sono seduti di nuovo allo stesso tavolo e questo avvenimento non accade quasi mai. È stato un incontro molto stimolante da tutti e due i punti di vista”, ha raccontato Franco Santini, coordinatore tecnico dell’evento e noto conoscitore dei vini regionali, “perché noi della critica abbiamo potuto fare diverse domande ai produttori, nonché avere chiarimenti sui vini, sulle loro filosofie di produzione e sul modo in cui interpretano i vitigni abruzzesi. Dall’altra parte, abbiamo visto i produttori contenti e soddisfatti perché hanno potuto vivere e conoscere in prima persona il modo in cui ragiona chi è chiamato a giudicare i loro vini. Un incontro, quindi, davvero interessante e formativo”.
“Abbiamo voluto fare un focus sui vini della zona, ovvero le colline teramane”, ha concluso Santini, “a prescindere dal Montepulciano. Oggi infatti abbiamo assaggiato trebbiani, pecorini, cerasuoli e anche qualche spumante. La qualità media degli assaggi è stata altissima soprattutto sul fronte dei bianchi e dei cerasuoli. Ci siamo divertiti e ci siamo promessi di replicare con i rossi”.
Questa sera, aperitivo e cena al tramonto all’Antico Borgo di Albe, dove Gianluca Caiati sta facendo rivivere un progetto di ristorazione e di ospitalità diffusa davvero suggestivo. I giudici si muoveranno sulle vetture messe a disposizione dal concessionario Sterpetti di Avezzano e pernotteranno nella struttura Hotel Della Piana, della famiglia Antonelli, partner tecnico dell’evento.
Domani la troup si trasferirà nelle terre di Casauria per la Degustazione «Terre di Casauria a caccia di DOCG»: si assaggeranno tutti i vini della zona, che con il Montepulciano ha avviato da tempo la richiesta per l’ambito riconoscimento. Nell’occasione, saranno proposte anche annate vecchie del grande rosso locale.