L’Aquila. Il nome viene da un’intuizione con cui creare qualcosa che rimane per sempre. Legato sì alla bellezza ma anche al territorio che ha nutrito quella bellezza trasformandola in oro. Per impreziosire piatti di cucina ricercati… Per liquori e per tinture e ora proprio come amava fare una delle donne più affascinanti della storia, per “indorare” la pelle.
Si chiama Tindora Cosmetics ed è un’azienda nata all’Aquila. L’ha “inventata”, ideata e organizzata Fiorella Bafile, imprenditrice aquilana che ha scelto di ripercorrere quelli che un tempo erano dei veri e propri riti di bellezza, con cui ci si prendeva cura della propria pelle, del proprio corpo, strumento soprattutto per donne, anche di seduzione e fascino.
Fonti storiche raccontano di Cleopatra che trattava la propria pelle con il “crocus sativus”, questo il nome scientifico dello zafferano, “oro” di Navelli e dell’Aquilano, in generale. Ed oggi sembra davvero lontano il tempo in cui il topolino chef più famoso della Disney, esclamava nella cucina parigina, il nome dello zafferano, portandolo sui grandi e piccoli schermi di tutto il mondo. Quanto stupore per gli aquilani la prima volta in cui quella parola arrivava davvero così lontano.
Oggi invece, ormai lo zafferano non è più solo una spezia raffinata per accontentare il gusto più ricercato e raffinato degli esperti di enogastronomia ma grazie a un lavoro partito dal basso, resistente, tipico delle personalità imprenditoriali abruzzesi, è diventato punto cardine di un’economia sempre più in ascesa, che fa ben sperare nel ritorno dei giovani nei piccoli borghi. In cui investire, in cui scommettere sul proprio futuro.
“Il grafico e il team che si è occupato dei loghi e della creazione del brand mi diceva T’indora, nel senso di Ti Indora’ ma io no. Volevo un segno ben preciso, che rimanesse forte, deciso. Una parola sola che esprimesse tutta la forza e l’energia che nasconde lo zafferano”, confida ad Abruzzolive, Fiorella Bafile. Il suo è un entusiasmo contagioso, che va oltre la ricerca spasmodica di profitto oppure di apparire ad ogni costo.
La sua storia viene da lontano. Ed è quella di una donna che si è “costruita da sola”, passo dopo passo, risultato per risultato, tra successi e qualche volta tra arretramenti e inciampi che nella vita purtroppo arrivano. “Ma io ho sempre fatto così”, dice Bafile, “dopo una rottura, una grande difficoltà bisogna farsi coraggio, tirare fuori la forza e ripartire”. E così è stato al terremoto dell’Aquila che ha tolto tanto lavoro e così è accaduto con la pandemia.
Bafile aveva solo 20 anni quando vinse il premio come la venditrice Top Italia per una famosa rete commerciale del mondo del Beauty: in un mese e mezzo era riuscita a vendere quello che gli altri avevano venduto in un anno. Poi altre strade, che l’hanno portata a mettere su una grande impresa di pulizie e sanificazione che oggi conta decine di dipendenti. Nel 2001, un riconoscimento che lasciò in molti stupiti: il Ministero del Welfare premiò l’azienda per il costante impegno nel garantire la soddisfazione del personale ma anche per l’attenzione all’Ambiente.
Parallelamente alla cura della famiglia e dell’azienda, Bafile però ha sempre continuato a coltivare quella passione per la bellezza, la cura della persona. E lo ha fatto pensando che avrebbe voluto reinvestire nella sua terra, per renderla virtuosa, per portare all’Aquila qualcosa di innovativo e che non fosse legato alle immagini solo del terremoto. Perché poi alla fine questa è la rinascita: trasformare le difficoltà in energia positiva.
È arrivato così l’investimento per un’azienza nuova, la Tindora Cosmetics, la cui evoluzione è stata rallentata solo dalla pandemia. Per ora in azienda oltre a lei c’è un’area commerciale e i due figli, Luca e Matteo. E una delle linee più vendute e apprezzate è proprio quella dedicata all’uomo.
“Quando andai a Navelli e incontrai Gina Sarra, la ‘signora dello zafferano'” mi disse: ‘che ci vuoi fare? ma lo zafferano si mangia!”, scherza l’imprenditrice che si commuove al ricordo di quella donna che la accolse a braccia aperte, offrendole subito un bicchierino di liquore allo zafferano.
Da lì lo studio fatto realizzare dall’Università degli Studi dell’Aquila sui benefici sulla pelle dello zafferano che è un ingrediente antiossidante e antinfiammatorio che vanta anche eccellenti proprietà idratanti e anti invecchiamento e poi l’accordo sui diritti in esclusiva sul nome dello zafferano Dop del Consorzio di tutela, sui prodotti beauty. “Collaboro quotidianamente con Massimiliano D’Innocenzo che lavora al Consorzio instancabilmente”, spiega, “grazie a Tindora investiamo nella Banca dello zafferano e riusciamo a regalare nuovi bulbi ai giovani che poi li coltivano. Quest’anno dalla raccolta sono arrivati chili in più”.
Investimento sui giovani, sul territorio e anche beneficenza e solidarietà. E ancora un altro sogno da realizzare: “Che Tindora diventi una grande realtà in cui riuscire a far lavorare tante donne, dell’Aquila, del territorio, dell’Abruzzo intero”.
VIDEO INTERVISTA A FIORELLA BAFILE – FONDATRICE TINDORA COSMETICS
Tindora premiata a Phenomena, salone italiano delle aziende guidate da donne
Tra le selezionate per Phenomena, il primo e unico salone italiano dedicato alle aziende a guida femminile in tre settori d’eccellenza del Made in Italy: design, fashion e food, c’è anche Fiorella Bafile, a capo del brand aquilano di bio-cosmesi.
L’edizione 2022 si terrà venerdì primo luglio e sabato 2, all’Aurum di Pescara. La manifestazione è ideata e organizzata da IFTA, con il sostegno di ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane nell’ambito del Piano Export Sud – PES 2, di Regione Abruzzo, della Camera di Commercio di Chieti e Pescara e della sua Agenzia di Sviluppo, della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, del CIF (Comitato per l’Imprenditoria Femminile) e del Comune di Pescara, in accordo con Cna Federmoda.
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