L’Aquila. Nessuna anomalia sui freni. Ancora una volta la macchina che il 18 maggio scorso ha travolto sei bambini (uccidendo il piccolo Tommaso) della scuola materna 1 Maggio dell’Aquila, è stata “analizzata” da Cristiano Ruggeri, perito nominato dal sostituto procuratore della Repubblica, Stefano Gallo per verificare l’efficienza del mezzo.
Ieri mattina i vigili del fuoco hanno prelevato la macchina sequestrata, custodita nel piazzale della Questura, per essere nuovamente ispezionata dal consulente ma anche da Francesco Massimi, perito nominato dall’avvocato Francesco Valentini, legale di fiducia della donna, M.R.Z. di 38 anni indagata per omicidio stradale.
L’auto, dopo essere stata caricata su un carro attrezzi dei vigili del fuoco con una particolare tecnica (per evitare possibili contaminazioni con il terreno e movimento delle ruote) ha percorso pochi metri per arrivare nell’officina meccanica specializzata ed essere posizionata su dei rulli per testare, anche attraverso l’utilizzo di computer, il sistema frenante.
L’operazione seguita anche dall’avvocato Katiuscia Romano (legale insieme al collega Tommaso Colella dei genitori del piccolo Tommaso di 4 anni) è durata il tempo necessario per avere dagli esperti il riscontro che il sistema frenante è in buone condizioni. Risultato che segue quello relativo al funzionamento della centralina elettronica della macchina e dunque dello stesso freno elettronico che, per ammissione della stessa indagata, nel corso dell’interrogatorio dinanzi il sostituto procuratore Gallo, non avrebbe inserito.
Secondo il racconto della conducente sarebbe stato il figlio 12enne lasciato da solo in auto (lei era scesa per riprendere alla materna le due figlie gemelline) a spostare per errore la marcia che teneva bloccato il veicolo, che preso velocità in un tratto in discesa all’interno dell’area scolastica, ha investito i sei bambini dopo aver sradicato una rete.


