Penne. “Per quanto riguarda gli impianti, le piscine sono in enorme difficoltà, perchè durante la pandemia sono diminuiti gli iscritti, poi nell’ultimo periodo soprattutto sono anche aumentati i costi e alcune piscine non ce l’hanno fatta a sostenere i costi e hanno dovuto chiudere”.
A lanciare l’allarme è il presidente del Coni Abruzzo, Enzo Imbastaro, che fa anche il punto su altri impianti sportivi della regione. “C’è una linea di finanziamento nazionale – sottolinea all’ANSA – che si chiama ‘Sport e periferia’, che ogni anno finanzia circa 100-150 milioni: quest’anno ci dovrebbero essere, tra gli altri, il Comune di Penne e una società di Teramo. A Penne hanno ricevuto il finanziamento per fare la pista di atletica all’interno del campo di calcio, mentre l’Atletica Teramo ha avuto un contributo per rifare la pista di atletica. Inoltre, parlando di atletica, settore dal quale provengo, so che stanno rifacendo la pista ad Avezzano, quindi magari per l’anno prossimo avremo la disponibilità di di 6-7 piste in Abruzzo che è un buon punto di partenza per sostenere il movimento”.
“La situazione post emergenza sanitaria per quel che concerne gli impianti natatori e le piscine nella nostra regione è quasi drammatica. Dopo due anni di pandemia, è arrivata la guerra, ma soprattutto il caro bollette. I contributi promessi non sono arrivati se non in minima parte, con i gestori delle piscine che hanno dovuto fare dei veri e propri salti mortali e sostenere dei costi enormi per non far andare in malora gli impianti e mantenere il bene pubblico. Quando chiude una piscina c’è un danno sportivo, ma anche un danno sociale enorme perché spesso questi impianti raccolgono attorno a loro una intera comunità”. Così, all’ANSA, il presidente della Fin Abruzzo Cristiano Carpente che a pochi giorni dall’inizio dell’estate fa il punto della situazione relativamente agli impianti presenti in Abruzzo.
“I gestori che sono spesso società e Asd alle loro spalle – sottolinea – ci hanno rimesso moltissimo per tenere gli impianti aperti anche quando nel periodo pandemico potevano fare attività gli atleti di interesse nazionale. Piscine aperte, impianti manutenuti ed entrate inesistenti. E tutto questo senza un concreto sostentamento al settore. Poi il caro bollette è stato devastante con spese quadruplicate. Ora abbiamo ottenuto un contributo dal Governo che deve però ancora arrivare. Con la Regione Abruzzo stiamo portando avanti un discorso che mi auguro porti a dei risultati, ma la situazione in generale è difficile”. In Abruzzo un terzo delle piscine presenti, dopo la pandemia, è rimasto chiuso.
“Gli impianti maggiori – prosegue Carpente – sono aperti e le attività federali e ludiche si stanno svolgendo. Tra l’altro voglio a tal proposito da presidente della Fin ringraziare società ed atleti che hanno ottenuto nonostante tutto, ottimi risultati visto che abbiamo avuto atleti in nazionale giovanili di nuoto pallanuoto e sincronizzato, ottenuto delle medaglie a livello italiano e la settimana scorsa ospitato a Roseto degli Abruzzi la nazionale italiana salvamento nel ritiro pre mondiale. Per la nostra regione è stato un grande risultato”.