L’Aquila. In lacrime, davanti a fiori posti a ridosso del cancello di accesso alla scuola dell’Infanzia “Pile – Primo maggio” anche l’ex maestra Ivana Anneci, in pensione dopo 38 anni di servizio in scuole storiche dell’Aquila come San Bernardino e Torrione.
“Volevo venire qui a vedere il luogo dove è mancato il piccolo Tommaso”, spiega all’Ansa, mentre la sua voce si confonde tra i singhiozzi e il tessuto della mascherina”. “Non posso pensare a tutte queste creature – rimarca – senza immaginarli felici a giocare, fino a quando all’improvviso non gli è piombato questo fulmine addosso”. “Veramente non ci sono parole, se penso al bimbo che non c’è più – aggiunge – se penso a questo angioletto. Ma non solo: se è vera l’ipotesi di questo altro bambino un po’ più grande che ha tolto il freno all’auto immagino solo quale peso possa portarsi addosso, così come se sua madre che lo ha lasciato in macchina”. Da parte della signora Ivana, l’auspicio “che gli altri bambini si salvino e mettano alle spalle questa brutta esperienza”.
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