L’Aquila. All’indomani della tragedia nel cortile della scuola primaria “Pile – Primo maggio”, dove una macchina ha travolto 6 bambini, uccidendone uno e ferendo gli altri cinque, la città si risveglia in un clima surreale. Ansia, smarrimento, dolore collettivo e preghiere che vanno a toccare quelleferite del sisma che ogni aquilano porta ancora addosso anche dopo tredici anni dalla scossa del sei aprile 2009.
Quell’episodio ha risvegliato un senso inedito di comunità che si stringe e prova ad affrontare insieme qualsiasi ostacolo. Sviluppando quegli “anticorpi” che hanno permesso di affrontare anche i due anni di pandemia con uno spirito di collettività. Sui social, in queste ore si moltiplicano in queste ore le condivisioni di immagini di cuori spezzati, col fiocco nero e la scritta “lutto cittadino”.
Altri hanno postato la riproduzione dell’immagine iconica dello street artist Banksy che raffigura una bambina con un palloncino rosso che si allontana nel vento, nata come murales a Londra nel 2002 e poi rimasta celebre per la sua “auto-distruzione” dopo esser battuto all’asta per oltre un milione di sterline. Sono in molti i negozi a rimanere chiusi in città per buona parte della mattinata.
Fanno eccezione le attività che servono beni e servizi essenziali o obbligatori. Decine gli eventi pubblici cancellati nell’arco del week-end. Intanto, questa sera la parrocchia di San Giovanni Battista a Pile, nel quartiere della città colpito dalla tragedia, organizza un rosario alle 20.30, seguito da una funzione religiosa per i bambini e le famiglie coinvolte. Un’iniziativa a cura del parroco don Ramon Mangili.
Il piccolo che non ce l’ha fatta si chiama Tommaso. I suoi genitori, Alessia Angelone e Patrizio D’Agostino a luglio si sarebbero dovuti sposare. In rete parlano tutti del loro amore immenso e incondizionato nei confronti del loro piccolo che ora non c’è più.
Per la morte del piccolo Tommaso è stata iscritta nel registro degli indagati una 37enne di origine bulgara. R.N.B. è stata già ascoltata dagli inquirenti. Era lei alla guida della station wagon quando è poi scesa, lasciando suo figlio più grande, di dieci anni solo in auto. Sulla dinamica dell’incidente stanno indagando gli investigatori della Questura dell’Aquila, coordinati dalla Procura della Repubblica.
L’area, teatro della tragedia e l’auto sono stati sequestrati.
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