L’Aquila. “L’arte è uno strumento potente per comprendere e forgiare la Libertà”. La presidente del Maxxi Giovanna Melandri cita il messaggio inviato alla Biennale di Venezia dal presidente ucraino Zelensky per commentare la partecipazione del museo nazionale delle arti e dell’architettura al Charity Gala for Ukraine’s People and Culture organizzato ieri a Venezia alla Scuola grande di San Rocco da un network internazionale di artisti, curatori, istituzioni, mecenati e fondazioni. Per il Maxxi, annuncia la presidente l’asta benefica è stata l’occasione per aggiungere alla sua collezione uno degli iconici collages (Untitled 1980) di Louise Nevelson, grande scultrice americana di origini ucraine, pioniera dell’arte site specific, alla quale è dedicata una mostra aperta in questi giorni alle Procuratie vecchie di Venezia per i 60 anni della sua partecipazione alla Biennale. L’acquisto è un atto di “concreta solidarietà al popolo ucraino”, sottolinea Melandri, che rende più ricca la collezione del prestigioso museo romano “grazie allo straordinario lavoro di questa artista rivoluzionaria nata nel 1899 a Pereiaslav, odierna regione di Kiev”.
Tra i principali promotori dell’iniziativa veneziana, Francesca Thyssen-Bornemisza, fondatrice di Museums for Ukraine, la rete internazionale dei musei creata per sostenere gli artisti e il patrimonio culturale dell’Ucraina. Sin dallo scoppio della guerra, ricordano dal museo presieduto da Melandri, il MAXXI è in prima linea per sostenere gli artisti e le popolazioni ucraine con diverse iniziative. A partire dalla decisione di devolvere al fondo per l’emergenza
umanitaria in Ucraina costituito da UNHCR, UNICEF e Croce Rossa una parte degli incassi del museo (oltre 34.600 euro) e della mostra Ukraine. Short Storie. Grazie alle risorse speciali stanziate dal ministro della Cultura Dario Franceschini il MAXXI, anticipa Melandri, sta lavorando anche a un progetto di residenza che “sarà presentato presto e coinvolgerà anche il MAXXI L’Aquila”.