Ucraina. “A causa del pericolo sui percorsi”, oggi in Ucraina “non ci saranno corridoi umanitari”.
L’annuncio è della vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk che su Telegram rivolge anche un appello a “tutti coloro che stanno aspettando l’evacuazione: abbiate pazienza, per favore aspettate!”.
In attesa che gli abitanti delle città martoriate dalla guerra riescano a mettersi in salvo, il sito di news filo-Cremlino ‘Readovka’ mette in rete un altro annuncio, stavolta del ministero della Difesa di Mosca, secondo il quale in Ucraina sarebbero caduti 13.414 soldati russi e altri 7.000 risulterebbero dispersi. La notizia, però, dopo poco tempo viene cancellata e tolta dal web, secondo quanto afferma il sito di opposizione bielorusso Nexta.tv, che trasmette dall’estero.
Il bilancio delle vittime, nel frattempo, si sarebbe aggravato anche a Mariupol dove Svyatoslav Palamar, del battaglione Azov, parlando alla Bbc dall’interno dell’acciaieria Azovstal, denuncia che “tutti gli edifici nell’area sono praticamente distrutti. Hanno gettato bombe pesanti, bombe anti-bunker che provocano un’enorme distruzione. Abbiamo persone ferite e morte all’interno dei bunker. Alcuni civili sono intrappolati sotto gli edifici crollati”.
E mentre resta stabile, rispetto a ieri, il numero dei minori vittime della guerra, aumenta quello dei feriti. “Ad oggi il numero ufficiale dei bambini morti non è cambiato e resta fermo a 208, mentre quello dei feriti è salito a 386”, afferma l’ufficio del Procuratore generale ucraino, precisando che complessivamente le vittime minorenni sono “più di 594”.
Secondo il sindaco, Vadym Lyakh, ripreso da Ukrinform, nella notte le truppe russe avrebbero “attaccato la città di Slovyansk, nella regione di Donetsk, “probabilmente con bombe a grappolo”. “Fortunatamente, non ci sono state vittime. I danni sono ora in fase di accertamento”, spiega Lyakh che esorta i concittadini ad evacuare la città.
Nessun passo avanti sul fronte della diplomazia. Anzi, addirittura qualche passo indietro, visto che salta l’incontro tra il Papa e Kirill. I rapporti col patriarca di Mosca sono “molto buoni”, ma “mi rammarico che il Vaticano abbia dovuto sospendere un secondo incontro con il patriarca Kirill, che avevamo programmato per giugno a Gerusalemme”, spiega Papa Francesco in un’intervista al quotidiano argentino La Nacion. “La nostra diplomazia – aggiunge – ha capito che un incontro di noi due in questo momento potrebbe creare molta confusione”.
In attesa che si riprenda il filo del dialogo, il presidente Zelensky nel suo ultimo video mette in guardia gli ucraini sull’ipotesi che Mosca starebbe preparando “falsi referendum’ per l’indipendenza delle regioni del sud. Li invita pertanto a non fornire dati personali né a compilare questionari. “Se qualcuno vuole una nuova annessione – afferma il presidente ucraino rivolgendosi anche a Mosca – questo può portare solo a nuove potenti sanzioni contro la Russia. Renderete il vostro Paese così povero come la Russia non è mai stata dalla guerra civile del 1917. E’ meglio cercare la pace ora”, conclude.
La guerra, infatti, continua ad esercitare influssi nefasti anche sul piano economico. Ad Amsterdam il prezzo del gas sale a 105 euro al Mwh, in rialzo del 4,9% rispetto alla chiusura di ieri.