L’Aquila. Energia sempre più a caro prezzo. Il problema del prezzo del gas e il suo riflesso sull’energia elettrica è cominciato anche prima del conflitto, che ha poi esasperato ed esaspererà anche nel prossimo futuro, temo nel medio lungo periodo, le tensioni sui prezzi”. Lo ha detto il ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, durante il suo intervento alla scuola di formazione politica della Lega in corso a Milano. Un Paese come l’Italia, “trasformatore e manifatturiero”, rispetto ad altri “paga di più la necessità di far funzionare tanti settori e filiere che sono energivore”, ha aggiunto il ministro sottolineando che a preoccupare non solo solo i rincari dell’energia: “Tante materie prime”, ha aggiunto, “e tutto il sistema della divisione produttiva portato avanti da globalizzazione è andato in crisi”.
La mancanza di materie prime “mette a rischio la continuità dell’attività produttiva e in certi ambienti e settori questa interruzione è già intervenuta”. Insomma, “la situazione è oggettivamente seria, lo scenario è preoccupante. Dobbiamo ricordarci di aiutare l’offerta”. Anche perché “c’era già la rivoluzione ambientale e tecnologica da sostenere”, ha continuato Giorgetti, “questo colpo sull’energia dipinge un quadro molto problematico in cui lo Stato e il governo devono fare la propria parte”. Fin qui “tanto è stato fatto e tanto rimane ancora da fare in termini di sostegno alle imprese e alle famiglie”, ha concluso il ministro, “visto che tutto ciò si traduce in un’inflazione molto elevata”.