Pescara. L’Università D’Annunzio di Chieti e Pescara è tra le prime in Italia ad aver attivato un percorso di sostegno linguistico per i profughi ucraini. Il progetto è del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne diretto dal professor Carlo Martinez, attraverso la sua Scuola di Studi Umanistici, e ha stilato un programma di tirocinio formativo per la mediazione linguistico-culturale e la traduzione di documenti dall’ucraino e dal russo in lingua italiana, al fine di facilitare l’accoglienza degli allievi ucraini nelle Scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Attori dell’iniziativa sono gli studenti di nazionalità ucraina iscritti in Unich e giovani italiani che studiano la lingua russa.
“In queste settimane abbiamo ricevuto moltissime richieste dal territorio, scuole, istituzioni o semplici persone, che ci hanno chiesto un aiuto su questo fronte, e abbiamo ritenuto in questo caso doveroso attivarci con le nostre competenze verso il luogo dove operiamo- dice all’ANSA il professor Martinez – abbiamo una buona esperienza e competenze per ciò che riguarda la didattica delle lingue straniere con il nostro istituto, specie per ciò che concerne l’italiano verso gli stranieri, per questo c’è anche un master, e mettiamo a disposizione tirocinanti e studenti per chhi ne avesse bisogno. Siamo consapevoli che si tratta di giovani e giovanissimi che possono esser accolti con maggior coinvolgimento e fiducia se si riesce a rimuovere prima possibile l’ostacolo comunicativo delle diverse lingue parlate da chi arriva come profugo di guerra e da chi li accoglie. È importante anche garantire quel servizio spesso indispensabile che consiste nella traduzione dei documenti che garantisce percorsi più veloci sul piano amministrativo facilitando non pochi aspetti legati alla piena accoglienza”, conclude Martinez.