Pescara. Il ministero della Salute allerta le Regioni perchè predispongano risorse per garantire tamponi e vaccini anti-Covid ai rifugiati dell’Ucraina: “In relazione alla crisi in corso e in previsione dei conseguenti fenomeni migratori verso il nostro Paese, si prega di voler allertare le Aziende Sanitarie Locali ai fini della individuazione e predisposizione di risorse necessarie all’esecuzione di test diagnostici-tamponi oro/rinofaringei antigenici e molecolari per infezione da SarsCoV2 ed alla somministrazione di vaccini antiCovid e altre vaccinazioni di routine per tale popolazione a rischio”.Lo indica la nuova circolare ministeriale.
La circolare ‘Crisi Ucraina – Prime Indicazioni per Aziende Sanitarie Locali’ è firmata dal direttore della Prevenzione del dicastero Gianni Rezza e dal direttore programmazione sanitaria Andrea Urbani. Le Asl, si legge, “dovranno, inoltre, assicurare le necessarie attività di sorveglianza, prevenzione e profilassi vaccinale anche in relazione alle altre malattie infettive”. Si richiama inoltre l’attenzione in particolare alla “precoce identificazione delle persone con esigenze particolari e specifiche vulnerabilità, si pensa ad esempio ai minori stranieri non accompagnati, alle donne in stato di gravidanza, ai nuclei familiari monoparentali”.
Ministero, test a rifugiati entro 48 ore ingresso. Se non già effettuati all’entrata nei confini nazionali
Per i cittadini che provengono dall’Ucraina, “indipendentemente dalla cittadinanza, privi di digital Passenger Locator Form o di certificazione verde Covid-19, le ASL territorialmente competenti provvederanno all’esecuzione dei test diagnostici nelle 48 ore dall’ingresso, laddove non avvenuta al momento dell’entrata nei confini Nazionali”. Lo prevede la nuova circolare del ministero della Salute ‘Crisi Ucraina – Prime Indicazioni per Aziende Sanitarie Locali’. Tutti coloro che verranno individuati come casi o contatti di caso (esempio allo screening nei Punti di accoglienza) andranno gestiti secondo la normativa vigente.
Ministero, offerta vaccino Covid a rifugiati over 5. Anche booster per i soggetti dai 12 anni di età
“Si raccomanda di offrire la vaccinazione anti SarsCoV2/Covid-19, in accordo con le indicazioni del Piano nazionale di vaccinazione anti SarsCoV2, a tutti i soggetti a partire dai 5 anni di età che dichiarano di non essere vaccinati o non sono in possesso di documentazione attestante la vaccinazione, comprensiva della dose di richiamo (booster) per i soggetti a partire dai 12 anni di età”. Lo indica la nuova circolare del ministero della salute in relazione alla crisi in Ucraina. L’effettuazione della vaccinazione, si precisa, “andrà regolarmente registrata a sistema assegnando ai richiedenti un codice STP”.
Ministero Salute,vaccinazione Covid a 35%,tra le più basse. Per la maggior parte usati vaccini autorizzati da Ema
La copertura vaccinale contro Covid-19 in Ucraina “si aggira intorno al 35% della popolazione, rappresentando una fra le più basse in Europa”. Lo scrive il ministero della Salute nella nuova circolare che contiene le prime indicazioni per le Aziende Sanitarie Locali in merito alla crisi Ucraina e alla gestione dei profughi sulla base dei dati disponibili al momento della stesura della circolare. I vaccini autorizzati in Ucraina corrispondono, per la maggior parte, a quelli autorizzati dall’Ema o equivalenti (Comirnaty, COVID-19 Vaccine Janssen, Covishield, Spikevax, Vaxzevria), a cui si aggiunge il vaccino Coronavac (Sinovac).