Pescara. L’Eurocamera riconosce “la prospettiva europea dell’Ucraina. Come afferma chiaramente la nostra risoluzione, accogliamo con favore” la richiesta dell’Ucraina per lo status di candidato e lavoreremo per raggiungere tale obiettivo. Dobbiamo affrontare il futuro insieme”. Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, rivolgendosi al capo di Stato ucraino, Volodymyr Zelensky, durante il dibattito sull’invasione russa in Ucraina alla plenaria straordinaria dell’Eurocamera.
“Sapevamo che ci sarebbe stato un prezzo da pagare ma la tragedia che stiamo vivendo è immane”, ha detto il presidente ucraino Zelensky in diretta al Parlamento europeo. “Siamo sotto i bombardamenti, sotto l’attacco dei missili, è stata una mattinata tragica questa. Stiamo dando la nostra vita per la libertà”. “Putin parla di operazioni contro le infrastrutture militari, ma si trattata di bambini, ieri ne ha uccisi 16 con i suoi missili”, ha aggiunto Zelensky parlando in collegamento al Parlamento europeo.
“Vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell’Ucraina verso l’Europa venga incoraggiata. Vogliamo essere membri a pari diritti dell’Ue. Stiamo dimostrando a tutti che questo è quello che siamo”, ha detto ancora Zelensky parlando, in videocollegamento, alla plenaria straordinaria del Parlamento Ue, chiedendo agli europei di “provare che siete con l’Ucraina”.
La Russia sta mettendo in atto “un terrorismo geopolitico con una guerra ingiusta e non provocata. Torni al tavolo negoziale e ponga fine alla guerra”, ha detto il presidente del Consiglio Ue Charles Michel parlando alla plenaria del Parlamento Ue. Sulla richiesta di adesione dell’Ucraina all’Ue “dovremo essere all’altezza del momento: l’allargamento è un tema difficile, ci sono opinioni diverse” ma la domanda di Kiev “è simbolica, politica, forte e credo legittima”, ha aggiunto Michel parlando al Parlamento Ue.
“Per l’Europa questo è il momento della verità”. Lo ha detto Ursula von der Leyen intervenendo al Pe. “Quello in corso è uno scontro tra lo stato di diritto e lo stato delle armi, tra democrazie e autocrazie, tra un ordine basato su regole e un mondo di nuda aggressione”.