Pescara. “Le misure adottate dal Consiglio dei Ministri odierno, volte a consentire l’utilizzo più flessibile di centrali a carbone, vanno nella direzione auspicata dall’UGL. È doveroso ricordare che ad oggi sul territorio nazionale ci sono sette centrali a carbone in funzione, che coprono solamente il 15% del fabbisogno. E’ opportuno, in tal senso, prendere decisioni rapide e coraggiose superando la logica del passato fondata sui no pregiudiziali e sui veti ideologici. A tale proposito, è fondamentale avviare una complessiva riforma della pubblica amministrazione basata sulla sburocratizzazione e sulla semplificazione per sbloccare i cantieri e facilitare la diversificazione delle fonti di energia. Come UGL, riteniamo essenziale discutere di un piano energetico che prenda in considerazione fonti alternative come gas naturale e nucleare pulito di ultima generazione, oltre all’utilizzo temporaneo di carbone, al fine di incrementare la produzione nazionale e abbassare i costi energetici”.
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alle misure previste dal Consiglio dei Ministri in conseguenza del conflitto in Ucraina.
Ucraina, ok Cdm all’unanimità su aiuti militari a Kiev e “piano carbone” in caso crisi gas