AbruzzoLive
No Result
View All Result
INVIA ARTICOLO
AbruzzoLive
No Result
View All Result
AbruzzoLive
No Result
View All Result

La Politica Agricola Comune (Pac) uccide la pastorizia abruzzese: privilegiate le aziende con grandi numeri

Redazione Cronaca di Redazione Cronaca
4 Febbraio 2022
A A
130
condivisioni
1000
letture
FacebookWhatsapp

Valle Castellana. “Con la nuova programmazione della Politica Agricola Comune (Pac) 2023-27 hanno deciso di condannare a morte la pastorizia abruzzese, umbra e marchigiana e di mettere, definitivamente, la parola fine a centinaia di anni di storia, una storia che affonda le sue radici nelle nostre tradizioni, nelle nostre montagne, che rischiano ancora di più lo spopolamento, e nella nostra cultura”.

A sostenerlo è Battista Caterini, allevatore di 55 anni di Macchia da Sole e assessore del Comune di Valle Castellana.

Cordoglio in Abruzzo per la morte degli alpinisti Marco Di Marcello e Paolo Cocco in Nepal

Cordoglio in Abruzzo per la morte degli alpinisti Marco Di Marcello e Paolo Cocco in Nepal

4 Novembre 2025
Inaugurato il corridoio verde tra Università e Tribunale: 400 metri di sostenibilità urbana

Inaugurato il corridoio verde tra Università e Tribunale: 400 metri di sostenibilità urbana

4 Novembre 2025

“Leggendo attentamente il Piano strategico nazionale-Psn della Pac 2023-2027 “, osserva in una nota, “si scopre infatti come, il nostro settore, non figuri tra quelli rientranti nell’ecoschema per il pagamento del
premio per il benessere animale e la riduzione degli antibiotici, con specifico riferimento agli allevamenti che si impegnano al rispetto degli obblighi specifici nel settore del benessere animale e praticano il pascolamento o allevamento semibrado. L’intervento con cui intendono privilegiare gli allevamenti zootecnici che praticano il pascolamento o l’allevamento semibrado è, al momento, riservato solo ai bovini da latte e da carne ed ai suini, lasciando appunto fuori il comparto ovicaprino che è molto forte in Abruzzo, ma che viene considerato da queste persone non utile al raggiungimento degli obiettivi ambientali della Pac. Una scelta scellerata che facciamo francamente fatica a comprendere”.

“Infatti, se a fare certe leggi non fossero persone che vengono da questo settore e non i soliti burocrati che lavorano dietro una scrivania – spiega – saprebbero che proprio il pascolamento, invece, conferisce sia alle carni che al latte ovicaprini, e conseguentemente alle produzioni lattiero-casearie, caratteristiche qualitative molto apprezzate dal mercato nazionale ed estero. Non a caso sono registrati in Italia ben 3 Igp relative alle carni di agnello e 11 dop per i formaggi ovini e caprini”.

“Oltre al danno poi, come sempre, dalla programmazione della PAC arriva anche la beffa – spiega l’allevatore Battista Caterini – visto che, ancora una volta, si è deciso di penalizzare gli allevatori locali a tutto vantaggio di chi viene da fuori o di chi ha grandi numeri, andando così a stritolare gli operatori delle nostre montagne che, sempre più spesso, hanno difficoltà oggettive nel trovare i terreni sui quali far pascolare le pecore visto che i grandi gruppi di speculatori, la maggior parte dei quali viene dal nord Italia, si è accaparrato i terreni migliori favorendo un aumento insostenibile dei canoni di affitto per gli storici pastori abruzzesi. Peccato che questi, a differenza degli allevatori locali, siano interessati esclusivamente (o quasi) al pagamento dei crediti agricoli della PAC piuttosto che a svolgere questo antico mestiere…tenuto anche conto che i controlli restano molto spesso sulla carta”.

“E sapete quale è il risultato – sottolinea – di questa politica scellerata? Che la nostra montagna muore, che i pastori locali devono arrendersi e chiudere bottega, già colpiti dai bassi prezzi di latte e carne e dai miseri ristori, e che i giovani si allontanano sempre di più da questo antico mestiere, malgrado un aumento della richiesta dei prodotti ovicaprini locali e di qualità”. “Chiediamo alla politica nazionale e a quella regionale una politica dei prezzi che renda sostenibile e remunerativo portare avanti questa attività – conclude – Non è giusto che scompaia a tutto vantaggio di chi vuole solo fare business, a tutto svantaggio degli storici allevatori che portano avanti questa attività da generazioni! Auspichiamo infine un ripensamento che porti a rivedere scelte e motivazioni alla base di tale esclusione, fortemente contestata dalla Confederazione in occasione di diverse riunioni del Tavolo di Partenariato”.

Share52Send
  • Credits
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • topscelte.it

© 2025 Live Communication

No Result
View All Result
  • AbruzzoLive, news e diretta Live dall Abruzzo
  • Acquistare Viagra Generico senza ricetta in farmacia online
  • Autori
    • Franco Santini
  • Contatti
  • Cookie Policy (UE)
  • Credits
  • Dichiarazione sulla Privacy (UE)
  • Footer Articolo
  • Guida vini 2020
  • Guida vini 2020-tp
  • Home Page
  • Lavora con noi, offerte di lavoro
  • Listino Elettorale 2024
  • Notizie del giorno
  • Podcast
  • Privacy Policy
  • Pubblicità
  • Territorio

© 2025 Live Communication