L’Aquila. Un tema d’inesauribile discussione, che proprio nei giorni scorsi ha visto novità dal fronte ministeriale: “E’ stato pubblicato il report del Ministero della Giustizia ed il rapporto dall’Osservatorio Antigone sulla questione carceraria nel nostro Paese. Attualmente, negli Istituti Penitenziari italiani, sono ospitati 53.637 detenuti, con un’incidenza complessiva del 113,1%, di cui 1.661 in Abruzzo e 333 in Molise (a fronte di una rispettiva capienza di 1.656 e 271)”, dichiara Giuseppe Merola, Coordinatore Regionale FP CGIL Abruzzo Molise/Giustizia, “con una considerevole presenza presso le strutture di Teramo, Sulmona, Pescara, Lanciano, Larino e Campobasso”.
Il coordinatore sottolinea come: “Le analisi diffuse, per quanto concerne il distretto abruzzese-molisano, non destano allarmi e preoccupazioni, se non per alcuni Istituti che evidenziano serie carenze strutturali, logistiche ed organiche (personale delle Funzioni Centrali e Polizia Penitenziaria)”, prosegue Merola, “oltre alla presenza di detenuti tossicodipendenti (in Italia, 1 su 4 è affetto da tale disturbo) e con patologia psichiatriche. Il sistema merita una scrupolosa e costante attenzione sulle condizioni di vivibilità e lavorative, a beneficio di tutta la collettività penitenziaria, specie per le recenti vicissitudini correlate allo stato pandemico che ha interessato anche le nostre realtà distrettuali. Da tempo ormai, come Organizzazione Sindacale rivendichiamo un necessario cambio di rotta, con un nuovo modello di sviluppo che garantisca diritti per tutte e tutti”, conclude il
sindacalista FP CGIL, “senza tralasciare adeguate politiche di investimento, formazione,
prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. La nostra bussola è la Carta Costituzionale e auspichiamo veramente in una coraggiosa metamorfosi che permetterà di misurare il livello della nostra civiltà attraverso la situazione
delle sue carceri”.