L’Aquila. Una Tac avanzata, su cui sono installati programmi di intelligenza artificiale, per capire in anticipo se i sintomi covid del paziente evolveranno verso uno stadio grave della patologia, in modo da attuare subito un efficace percorso terapeutico e assistenziale: sono le caratteristiche innovative della nuova apparecchiatura da 128 strati, disponibile nell’ospedale di L’Aquila, nell’edificio G 8. Il macchinario, costato 350.000 euro e già in funzione da alcuni giorni, è uno dei pochi a livello nazionale ad essere dotato di programmi di intelligenza artificiale La nuova Tac, collocata all’edificio G 8 del San Salvatore, sarà quindi utilizzata esclusivamente per persone che risultano positive al test covid e che vi verranno trasferite tramite percorsi esterni e in ambulanza.
L’entrata in funzione del nuovo macchinario avrà vantaggi che andranno oltre l’attività di prognosi sul covid: infatti finora è stata utilizzata un’unica Tac sia per le diagnosi covid sia per le altre patologie, la nuova apparecchiatura è dedicata esclusivamente al covid, quindi l’utilizzo delle altre Tac potrà riprendere con maggiore intensità e frequenza per malattie diverse dal coronavirus, soprattutto in campo oncologico. L’uso del nuovo macchinario rientra in un progetto di potenziamento e aggiornamento dei reparti di sub intensiva, malattie infettive e rianimazione dell’ospedale del capoluogo regionale nell’ottica del progressivo rafforzamento delle misure contro la pandemia.
“Ormai – spiega il manager della Asl Avezzano Sulmona L’Aquila, Roberto Testa – per contrastare in maniera sempre più efficace il covid occorre puntare su strumenti all’avanguardia e il ricorso alla Tac inaugurata oggi risponde proprio a questa esigenza. Capire per tempo se il paziente sta per precipitare verso una fase grave della patologia diventa fondamentale per assisterlo al meglio”.