Pescara. Dal 7 aprile, sulla base del decreto nazionale, in Abruzzo riapriranno tutte le scuole ma le attività delle superiori si svolgeranno per il 50% in Dad. Lo afferma il presidente della Regione, Marco Marsilio, al termine dell’Unità di crisi. “C’è la riapertura delle scuole, questo in virtù del decreto legge. Le scuole superiori che dovevano decidere la percentuale di didattica a distanza hanno annunciato che faranno il 50% di Dad”, sottolinea. Per i Comuni in ‘zona rossa’ le attività saranno in presenza solo fino alle classi di prima media”.
I Comuni in zona rossa passano da 24 a 17. Da martedì valgono regole nazionali, chiusi servizi alla persona
Passano da 24 a 17 i comuni abruzzesi in cui sono in vigore maggiori restrizioni per contrastare la diffusione del Covid-19. Decade il concetto di zona rossa “alleggerita” disposto dalla Regione: da martedì nelle località più a rischio sarà in vigore la zona rossa sulla base del decreto Draghi.
Rispetto alle misure precedenti, non potranno aprire parrucchieri ed estetiste e non sarà possibile far visita ad
amici e parenti, una volta al giorno, in massimo due persone.
È quanto deciso nel corso della riunione dell’Unità di crisi regionale, che si è conclusa poco fa.
In base alla classificazione nazionale, l’Abruzzo resta arancione.
“Abbiamo revisionato l’elenco dei comuni che hanno bisogno di maggiori restrizioni – dice il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al termine della riunione – I comuni in zona rossa saranno 17: alcuni sono quelli che già hanno avuto misure restrittive e non hanno superato la fase critica e altri, invece, vi entrano a partire da martedì”.
“L’andamento epidemiologico settimanale – aggiunge – ha confermato i progressi sia in termini di contagi sia di occupazione dei posti letto negli ospedali. L’incidenza dei positivi ogni centomila abitanti è scesa ulteriormente, attestandosi a 160. L’RT si è abbassato a 0,81 e nessuna provincia supera la soglia di 1. Sapete che io mi sono già detto contrario al decreto legge che impone di restare in arancione per tutto il mese di aprile – osserva il presidente – perché l’Abruzzo ha avuto in anticipo la terza ondata e i numeri dimostrano che c’è una costante regressione e miglioramento del quadro. La scelta del Governo penalizza regioni come l’Abruzzo o l’Umbria, che hanno avuto in anticipo la terza ondata e la stanno superando. Quanto deciso dispiace e penso sia un errore”.
Ecco la nuova mappa delle restrizioni.
Provincia di Chieti: resta in zona rossa solo Lentella; escono Castiglione Messer Marino, Orsogna, Atessa, San Vito, Casoli.
Provincia di Pescara: resta in zona rossa Collecorvino e vi entrano Roccamorice e San Valentino in Abruzzo Citeriore; escono Rosciano, Moscufo e Villa Celiera.
Provincia dell’Aquila: restano in zona rossa Celano, Pratola Peligna, Pescina e Cerchio e vi entra Corfinio; escono Capitignano, Pizzoli, Sante Marie, Prezza, San Benedetto dei Marsi, Magliano de’ Marsi.
Provincia di Teramo: restano in zona rossa Nereto, Colonnella, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero e vi entrano Alba Adriatica, Martinsicuro, Canzano e la frazione di Pietralta del comune di Valle Castellana.