L’Aquila. Durante il periodo estivo in Abruzzo non ci saranno mezzi aerei della flotta dello Stato per l’antincendio boschivo. Tutta colpa della spending review. Già dallo scorso anno un solo mezzo operativo per l’intero Abruzzo era di base all’aeroporto di Preturo, mentre quest’anno l’Erickson S64 farà base altrove per ridurre le spese. L’Abruzzo potrà contare su cinque canadair di base a Fiumicino, che copriranno il centro Italia e che anche l’Abruzzo in caso di necessità. Tuttavia questa anomala distribuzione di mezzi, che priva la regione verde d’Europa, riuscirà a far fronte a tutte le esigenze di una regione colpita ogni anno da decine di incendi. Intanto è pronto il piano regionale per l’antincendio boschivo operativo dal dal 1° luglio fino al 15 settembre, il periodo di massima pericolosità. Mentre domani alle 15, in consiglio regionale, ci sarà la sottoscrizione di due accordi con il Corpo Forestale dello Stato e i Vigili del fuoco, alla presenza, fra gli altri, del comandante regionale del Corpo forestale dello Stato, Ciro Lungo e dell’assessore alla Protezione Civile Mario Mazzocca. Sono 70 i comandi della Forestale operativi, con due nuclei permanenti di Protezione civile, due temporanei, 10 pattuglie dedicate esclusivamente all’antincendio, 30 mezzi del Cfs dislocati in tutta la regione. Importante il ruolo dei volontari, che vede schierati circa 400 uomini in tutta la regione, du cui 200 saranno destinatari di un corso di formazione finanziato dalla Regione (intervento interrotto per sette anni) e curato dalla Protezione civile regionale. Quanto alle zone più a rischio incendio, oltre alla Valle Roveto e la Marsica, ci sono la zona pedemontana del Gran Sasso nei versanti sud-est e nord-ovest del massiccio. Sorvegliate speciali saranno anche le aree storicamente più colpite dalle fiamme: dalla piana di Navelli a Capestrano, Bussi, Popoli, Tocco da Casauria, oltre che ad alcune zone del Pescarese.