
“L’Istituto di Pescara soffre di cronica carenza di poliziotti penitenziari – chiosa Merola- e da tempo stiamo lanciando l’allarme al Dipartimento centrale dell’ Amministrazione Penitenziaria. I poliziotti attualmente in servizio stanno operando in situazioni stressogene, tenendo anche conto di assenze per malattie ed altri motivi – continua il sindacalista – Negli ultimi giorni, nonostante gli apprezzabili ed encomiabili sforzi della locale medicina penitenziaria , coordinata dal medico Giulio Calella, si è aggiunta anche la vicenda Covid che sta mettendo in ginocchio l’organizzazione generale del lavoro e dei servizi, oltre a preoccupare i lavoratori e la comunità penitenziaria tutta”.
“Torniamo a tuonare il nostro grido di aiuto – conclude Merola- auspicando attività risolutive e migliorative per tutto il sistema. Le carceri abruzzesi, in questi tempi di pandemia, ha pagato un caro prezzo: basti pensare quanto accaduto a Sulmona, Chieti, Lanciano e L’Aquila. Servono interessanti risorse umane, troppo sono le considerevoli vacanze organiche in tanti Istituti della Regione”.