L’Aquila. Mauro Febbo: “nessun taglio di risorse agli ospedali”.
“Lo scenario disegnato dai Consiglieri Mariani e Scoccia non risponde alla realtà ma è frutto della loro fantasia e della non conoscenza della problematica che si affronta nell’emendamento da me presentato e approvato in sede di Documento di Economia e Finanza Regionale. L’emendamento chiarisce definitamente la posizione di rigetto del faraonico project financing dell’ospedale clinicizzato di Chieti, sponsorizzato dal Governo D’Alfonso- Paolucci e su cui si è innestata una vertenza davanti al Tar. Un progetto, quello sì, che avrebbe danneggiato in termini sanitari ed economici l’intera Regione Abruzzo”, afferma il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Mauro Febbo.
“Infatti, a fronte di due sole palazzine realizzate con cemento impoverito, che costituiscono solo il 25/28 % dell’intero nosocomio, si prevedeva la demolizione e la ricostruzione di tutto il complesso con l’affidamento a terzi di numerosi servizi anche di natura sanitaria. Il costo del project (di oltre 376 milio di euro) non aveva e non ha la capacità economica finanziaria utile per la realizzazione tant’è che per alleggerire le rate annuali il Governo regionale, sostenuto da Mariani e Gerosolimo, pensarono bene di destinare ben 30 milioni di euro di fondi del bilancio GSA della Sanità, ciò significa togliere risorse dalla spesa corrente destinata ai servizi ai malati. Nonostante questo, il piano trentennale di ammortamento avrebbe esposto il bilancio della Asl di Chieti, e a cascata quello della Regione Abruzzo, ad un spesa insostenibile. Peraltro il project financing non ha mai avuto il giusto avvallamento all’interno del sistema della rete ospedaliera regionale, peraltro oggi ancora più complesso per le nuove esigenze della emergenza pandemica. Quindi nulla c’entrano i tagli per la realizzazione dei nuovi ospedali di Avezzano, Sulmona, Giulianova, Lanciano, Vasto semmai è stata salvaguardata la loro realizzazione. Oltre a creare falso allarmismo mi dicessero i Consiglieri Mariani e Scoccia dove hanno visto o letto la modifica degli interventi previsti dall’ex art. 20, atti ufficiali. La realtà documentata è che loro hanno sostenuto il taglio di ben 30 milioni di euro di risorse destinate ai malati per accontentare un capriccio Dalfonsiano.