Chieti. “La politica locale deve essere incentrata sui cittadini e non sugli slogan”. Lo affermano il Movimento Scalo e il Comitato Provinciale Frontiera, che ribadiscono “ancora una volta il nostro sgomento per quanto sta accadendo nella città di Chieti. Assistiamo a una campagna elettorale priva di qualsiasi contenuto reale a scapito della mera e vuota propaganda. Vediamo schieramenti politici e civici che non hanno ben presente il contesto in cui si trovano a operare”.
“Ricordiamo alla politica tutta” riferisce il Movimento Scalo “che la parte bassa della città non è da prendere in considerazione esclusivamente a ridosso delle tornate elettorali. Vorremmo far capire ai politici degli ultimi quindici anni, tra governo e opposizione, che la parte bassa della città è quella che produce circa il 70% del Pil della città, è quella che vede la possibilità di insediamenti industriali e produttivi, è la parte che con fatica porta avanti le sorti economiche dell’intera città. Per queste brevi ragioni, dovrebbe avere un piano di espansione strutturato e mirato. Riteniamo altresì che la parte alta della città debba avere un piano strutturato e mirato di riqualificazione e di sviluppo incentrato soprattutto sul turismo”.
“Tutto questo” continua il Movimento Scalo “potrà avvenire solo con un politica che sappia studiare il contesto socio-culturale della città. Sino ad oggi questo è mancato. Purtroppo ci troviamo a combattere anche con esponenti o con chi si presta come prossimo candidato che non sa nemmeno dove si trova la stazione di Chieti Scalo”.
“Sosteniamo a gran voce e con grande vigore” prosegue il Comitato Provinciale Frontiera “la grande battaglia sociale che porta avanti il Movimento Scalo. Crediamo vivamente che la città di Chieti si trovi a un bivio. Tutto ciò che ha espresso il Movimento Scalo si traduce nella grande battaglia della mancanza d’acqua nelle ore notturne e spesso in quelle diurne. Riteniamo che la situazione politica di Chieti sia a un livello di incomprensione da parte dei cittadini. Vi sono intere zone della città che soffrono la mancanza di progettualità e soprattutto la mancanza di servizi essenziali. Interi quartieri periferici lasciati all’abbandono e che vengono interpellati sempre e solo nei momenti elettorali. Vorremmo” concludono i due movimenti “che la campagna elettorale di Chieti fosse incentrata su pochi temi specifici che interessino il quotidiano dei cittadini. I grandi progetti e le promesse di milioni di fondi europei poco interessano se alla base mancano i servizi essenziali al cittadino”.