L’Aquila. I dipendenti della casa di cura privata Villa Letizia dell’Aquila e della residenza sanitaria assistenziale di Villa Dorotea di Scoppito, che fanno capo al gruppo di proprietà
di Enrico Vittorini, non avranno lo stipendio di novembre e la tredicesima neppure a Capodanno.
La denuncia arriva dai segretari della FP CGIL della provincia dell’Aquila, Anthony Pasqualone, e della CISL FP, Maurizio Testone, in merito alla vertenza dei dipendenti della due strutture accreditate dal servizio sanitario nazionale dove lavorano oltre 300 persone. I due sindacalisti comunicano di “aver appena inoltrato alla Regione Abruzzo- Assessorato alla Sanità, al Direttore Generale della ASL 1 di Avezzano Sulmona L’Aquila e al Prefetto della provincia dell’Aquila, una richiesta di incontro urgente per un immediato intervento risolutivo.”
“Come preannunciato alla vigilia di Natale -spiegano in una nota i due -, le lavoratrici ed i lavoratori di Villa Letizia e della RSA di Villa Dorotea hanno trascorso queste festività senza poter festeggiare nulla a causa del mancato pagamento degli stipendi e della tredicesima mensilità e ciò nonostante gli stessi abbiano garantito l’erogazione di un servizio essenziale prestando cure ed attenzione h 24 a tutti coloro che di queste cure avevano bisogno. Ma più che bisogno, un diritto, è anche quello che lavoratrici e lavoratori – e le loro famiglie – hanno di veder loro retribuito in tempi certi il lavoro svolto al fine di poter trascorrere quanto più serenamente possibile le festività natalizie. Ad oggi nessuna retribuzione è stata ancora accreditata al personale delle due strutture sanitarie e ciò a causa di un ‘problema tecnico’. Non vorremmo che dopo il Natale trascorso in ristrettezze economiche le lavoratrici ed i lavoratori debbano continuare a stringere la cinghia anche a capodanno”.
I due sindacalisti sottolineano che “l’esasperazione del personale è arrivata al culmine e c’è già chi è in forte difficoltà non sapendo come poter reperire i soldi per potersi recare al lavoro. E’ inammissibile
che venga negato il diritto alla retribuzione a tutto quel al personale delle due strutture, che svolge il proprio lavoro con spirito di abnegazione e quotidiano impegno, situazione che assume una valenza ancor più drammatica in concomitanza con le festività natalizie durante le quali, notoriamente, vengono sostenute spese extra dalle famiglie”.