Ad affermarlo è il Vice Presidente della Commissione Sanità in quota M5S Francesco Taglieri. “Abbiamo sempre sentito parlare – prosegue – di lavoro e di precariato, senza che in Abruzzo si sia mai riusciti a trovare una soluzione concreta. Viene utilizzato costantemente il ricorso alla contrattualizzazione di lavoratori precari tramite lavoro in somministrazione o a tempo determinato. Assistiamo all’esternalizzazione del personale sanitario con l’affidamento a cooperative che hanno sostanzialmente portato a una privatizzazione. Non solo, si è creato anche un problema a livello di formazione dei lavoratori. Infatti con questo sistema si genera un ricambio continuo di personale che elimina la continuità lavorativa e rende, di fatto, inutile un percorso di formazione che deve ricominciare da capo ogni volta che avviene una sostituzione. Ciò va a intaccare la qualità dei servizi e impedisce lo sviluppo di professionalità possibile esclusivamente col passare dei mesi e degli anni in servizio. Per questo utilizzando lo strumento garantito dal Decreto Calabria, e reinternalizzando i dipendenti, questo sperpero di competenze viene eliminato una volta per tutte”.
“Ci sono altre Regioni – conclude Taglieri – che hanno già recepito il provvedimento. Penso al Lazio dove un consigliere del MoVimento 5 Stelle ha fatto impegnare in questo senso l’Assessore Pd alla Sanità. Anche il Molise ha fatto lo stesso. Adesso è il momento che anche l’Abruzzo si allinei, senza perdere altro tempo. L’Assessore Verì dovrà rispondere in Consiglio Regionale e dirci cosa intende fare, se continuare sulla strada della precarizzazione del personale, sia in reparto che in area medica, oppure sfruttare un’occasione unica che ha garantito il governo del MoVimento 5 Stelle, senza cercare nessun tipo di scusa”.
Ad affermarlo è il Vice Presidente della Commissione Sanità in quota M5S Francesco Taglieri. “Abbiamo sempre sentito parlare – prosegue – di lavoro e di precariato, senza che in Abruzzo si sia mai riusciti a trovare una soluzione concreta. Viene utilizzato costantemente il ricorso alla contrattualizzazione di lavoratori precari tramite lavoro in somministrazione o a tempo determinato. Assistiamo all’esternalizzazione del personale sanitario con l’affidamento a cooperative che hanno sostanzialmente portato a una privatizzazione. Non solo, si è creato anche un problema a livello di formazione dei lavoratori. Infatti con questo sistema si genera un ricambio continuo di personale che elimina la continuità lavorativa e rende, di fatto, inutile un percorso di formazione che deve ricominciare da capo ogni volta che avviene una sostituzione. Ciò va a intaccare la qualità dei servizi e impedisce lo sviluppo di professionalità possibile esclusivamente col passare dei mesi e degli anni in servizio. Per questo utilizzando lo strumento garantito dal Decreto Calabria, e reinternalizzando i dipendenti, questo sperpero di competenze viene eliminato una volta per tutte”.
“Ci sono altre Regioni – conclude Taglieri – che hanno già recepito il provvedimento. Penso al Lazio dove un consigliere del MoVimento 5 Stelle ha fatto impegnare in questo senso l’Assessore Pd alla Sanità. Anche il Molise ha fatto lo stesso. Adesso è il momento che anche l’Abruzzo si allinei, senza perdere altro tempo. L’Assessore Verì dovrà rispondere in Consiglio Regionale e dirci cosa intende fare, se continuare sulla strada della precarizzazione del personale, sia in reparto che in area medica, oppure sfruttare un’occasione unica che ha garantito il governo del MoVimento 5 Stelle, senza cercare nessun tipo di scusa”.