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500 carrozzerie abruzzesi rischiano di chiudere i battenti, tutta colpa della riforma

Redazione Centrale di Redazione Centrale
26 Febbraio 2015
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Pescara. A rischio l’attivita’ di centinaia di piccole imprese indipendenti di carrozzeria abruzzese, e la stessa liberta’ di mercato, se l’ennesimo favore che si prospetta nei confronti delle compagnie assicuratrici dovesse essere messo “nero su bianco”. E’ quanto accadra’, a detta della Cna Abruzzo e di Cna Autoriparazioni, se il governo dovesse insistere nell’approvazione del testo di legge sulla concorrenza. A detta del presidente nazionale di Cna Autoriparazioni, Franco Mingozzi, che ha diffuso unaCarrozziere-Imc dichiarazione tramite l’ufficio stampa nazionale della Cna, “dietro principi legittimi di tutela del consumatore e riduzione delle tariffe assicurative, ancora una volta si attacca il mondo delle carrozzerie indipendenti. Nel nuovo disegno di legge, infatti, tra le condizioni individuate per l’applicazione degli sconti da praticare agli automobilisti, si ripropone la rinuncia al diritto di cessione del credito e l’obbligo, di fatto, di riparazione presso le officine convenzionate con le assicurazioni, senza che si conosca l’entita’ dello ‘sconto significativo’ promesso agli automobilisti; sconto che pero’, attualmente e’ prossimo alla soglia irrisoria del 5%, qualcosa come una ventina di euro”. A farne le spese, cosi’, sarebbero almeno cinquecento imprese, tra officine indipendenti di riparazione e carrozzerie convenzionate, obbligate a loro volta a praticare tempi ridotti e tariffe sottocosto. A tutto danno, accusa Mingozzi, della “qualita’ della riparazione e, di conseguenza, della sicurezza stessa dell’automobilista”. Le officine aderenti alla Cna si dicono favorevoli al calo delle tariffe assicurative: “In dieci anni, i prezzi delle assicurazioni sui mezzi di trasporto in Italia sono aumentati del 27,9% contro il 13,6% medio nell’area dell’euro, l’8% della Germania, il 6,6% della Francia””. Secondo un calcolo delle stesse associazioni che rappresentano il mondo delle imprese dell’autoriparazione, dagli anni Novanta i costi delle polizze sono aumentati del 245%, mentre i sinistri (e dunque i risarcimenti) sono calati del 40%: in sostanza, sono aumentate le entrate delle assicurazioni ed e’ diminuito di molto il lavoro dei carrozzieri. “Ci aspettiamo ora che il Parlamento, nel corso dell’esame del provvedimento – conclude la Cna – intervenga ancora una volta, modificando queste inaccettabili criticita’ e accogliendo le disposizioni contenute nella proposta di legge promossa dalla Cna, i cui punti centrali riguardano liberta’ di scelta, riparazioni di qualita’, obbligo di fatturazione, utilizzo pieno della cessione del credito, rispetto della concorrenza, risarcimento integrale dei danni, terzieta’ del perito”.

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